PALERMO – Primo via libera alle trivelle nel Canale di Sicilia. E’ stato pubblicato il decreto del ministero dello Sviluppo economico con cui viene data la prima concessione di coltivazione di idrocarburi (progetto ‘Offshore Ibleo’ di Eni e Edison) al largo della costa delle province di Caltanisetta, Agrigento e Ragusa per un’area di oltre 145 Km quadrati e per una durata di 20 anni. Lo sviluppo dei giacimenti di gas denominati ‘Argo’ e ‘Cassiopea’ rientra negli accordi su Gela. (Fonte ansa.it)
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Era il 9 aprile del 2013 e in IV Commissione Ambiente l'Assessore Lo Bello così parlava: " Condivido la necessità di intervenire al fine di bloccare le trivellazioni e mi impegno ad attivare un tavolo tecnico al fine di creare un metodo di lavoro nuovo, che consenta uno studio sinergico del problema."
Pochi giorni dopo, il 26 aprile, saliva a bordo dell'Artic Sunrise, nave di Greenpeace, dove prendendo la parola si scagliava contro i progetti delle società petrolifere di trivellazione del nostro mare.
Prendendo la parola diceva, riportato dal suo blog: " Contro la distruzione del mare, sostieni chi pesca sostenibile. Il mare del Canale di Sicilia non si tocca. No trivelle!". Era il 26 aprile del 2103.
Ieri, la stessa persona, diventata Vicepresidente della Regione Siciliana, all'ARS, si è sperticata nel giustificare e condividere l'accordo tra Governo Siciliano ed Eni, Edison e Assomineraria. "L’accordo con Eni, Edison e Irminio - ha detto la Lo Bello - prevede investimenti per 2,4 miliardi nei prossimi 4 anni e la creazione di almeno 7 mila nuovi posti di lavoro. Abbiamo l’oro e dobbiamo sfruttarlo... progetti sono già stati valutati positivamente dal Ministero. Non deve esserci distanza tra sviluppo e tutela dell'ambiente."
Che altro dire?!?