(di Silvio D’Auria) – Coraggio e scetticismo potrebbero condurvi ad una gita fuori porta fra i posti più misteriosi della Sicilia, dai castelli ai paesini di provincia: da Canneto (ME) ai Castelli di Carini e Caccamo. C’è l’Abbazia di Thèlema a Cefalù, la Galleria Tremonzelli (sulla Palermo-Catania) e il Teatro Massimo di Palermo
Se le giornate volgono al cattivo tempo, nulla è più a tema di una gita fuori porta in località da molti definite come “misteriose”. Esistono molti luoghi in Sicilia che i curiosi hanno visitato parlando di fenomeni paranormali. Naturalmente si tratta di superstizione, ma tutti gli amanti del brivido potranno decidere di verificare con i loro occhi: ecco qui alcune località che hanno fatto e fanno parlare di sè.
Si comincia con il Castello di Carini, sfondo dell’omicidio di Donna Laura Lanza dove si narra si aggiri il suo spettro e l’orma della sua mano insanguinata. Il secondo luogo che vi proponiamo si trova invece a Palermo, precisamente al Ponte Vecchio di Castronuovo, dove pare sia comune imbattersi in una figura, spesso una donna, che una volta osservata diventa trasparente e infine sparisce, come se venisse risucchiata dall’alto.
Si continua con un altro castello, quello di Caccamo: il padrone, Matteo Bonello, fu imprigionato e lasciato morire dopo la recisione di tendini ed occhi: in molti giurano di aver visto il suo fantasma, cieco e rabbioso, aggirarsi trascinandosi rabbiosamente nel maniero. Uno dei posti più misteriosi della Sicilia, però, si trova a Cefalù: l’Abbazia di Thélema, ormai completamente abbandonata, è stata la prima e unica residenza del misterioso Alesteir Crowley, e si dice che proprio lì sperimentò esperienze esoteriche e riti satanici.
Altrettanto misterioso è il paesino di Canneto, in provincia di Messina: per un periodo gli oggetti prenderono fuoco senza motivo, al punto da spingere molti appassionati a parlare di poltergeist. Semplicemente da raccontare, è la storia della galleria di Tremonzelli, che per ovvie ragioni non può essere visitata: al suo attivo ha oltre venti incidenti dall’apertura, tra cui fenomeni di combustione spontanea di pullman e auto.
Da visitare è il Teatro Massimo per la sua grande bellezza, ma anche per una storia che lo accompagna: per costruirlo furono abbattute diverse chiese, e si dice che per errore la tomba di una suora fu profanata: da allora compare all’interno del teatro, dietro le quinte (www.balarm.it)