SAN CATALDO – Il M5S di San Cataldo chiede spiegazioni circa la pianificazione della raccolta dei rifiuti. In concreto si rimane rammaricati sulle notizie a voce, che il nuovo piano rifiuti preveda la raccolta porta a porta nel solo centro storico e delle isole ecologiche con i cosiddetti “cassonetti intelligenti” nelle zone periferiche e nuove della città. La mancata divulgazione del nuovo piano rifiuti, inviato all’Assessorato competente per l’approvazione, ci fa pensare che la declamata democrazia partecipata di cui il nostro sindaco parlava durante la campagna elettorale sia stata solo annunciata ma non attuata.
Noi riteniamo che adottare la strategia “Rifiuti zero” , presentata alla città molto prima della campagna elettorale, comporti la integrazione di ogni aspetto operativo di cui il sistema di raccolta porta a porta per tutto il territorio di San Cataldo è la prima e fondamentale fase per ottenere una consistente riduzione dei costi di gestione e incrementare le possibilità di lavoro.
Ciò comporta la informazione, formazione e persuasione verso i cittadini che saranno portati a separare e consegnare il rifiuto prodotto perché vi sia la tracciabilità e il conseguente diritto agli sconti sul servizio di raccolta dei rifiuti.
La filiera comporta inevitabilmente la presenza del compostaggio o domestico o per tutte le utenze cittadine per quanto riguarda l’umido; di un impianto di separazione per vetro, lattine, plastica, carta e cartone, e degli altri materiali; un impianto per la estrusione delle plastiche non commerciabili.
Una visione strategica e finalizzata alla reale soluzione del problema comporta il mettersi insieme (i comuni limitrofi) come già si è nella SRR e progettare gl’impianti potendo attingere ai finanziamenti UE (che riteniamo siano l’ultima occasione dopo le tante sprecate per risolvere il problema).
Voler affrontare il problema affidandosi ai cassonetti intelligenti e alle isole ecologiche significa paralizzare la città se le 13.932 utenze di San Cataldo andassero a consegnare i sacchetti dei rifiuti nei cassonetti intelligenti delle isole ecologiche perché le difficoltà di introdurre la scheda o chiave elettronica per sbloccare il cassonetto difficilmente potrà agevolare un sereno conferimento e la integrità delle serrature anche se intelligenti.
Senza considerare il fatto che i cassonetti anche se intelligenti costituiscono come ora una bomba ecologica e sanitaria per il noto difetto di igienicità degli stessi e ancor più eclatante è lo scempio del decoro cittadino per la presenza dei cassonetti o cassonetti intelligenti per come avviene tuttora.
Un accorto e attento amministratore dovrebbe far tesoro di altre esperienze a partire da quella di Capannori (senza scomodare San Francisco USA) e visitare o informarsi sulla struttura di Vedelago per gl’impianti di separazione dei materiali e per la estrusione delle plastiche e non affidarsi e appendere mani e piedi una intera comunità come quella di San Cataldo nelle mani di un unico progettista.
Riportiamo lo stralcio della delibera del Comune di Caltanissetta sulla scelta del tecnico (notoriamente scelto per appartenenza politica, criterio che purtroppo non garantisce obiettività tecnica) e risulta difficilmente comprensibile la scelta dell’Amministrazione (Caltanissetta) di “Avvalersi del supporto tecnico specialistico sull’ intera progettazione, organizzazione e gestione dei servizi, al fine di rendere più agevole lo start up delle nuove attività e di consentire di predisporre gli atti e gli adempimenti richiesti entro i termini imposti dalle vigenti normative e direttive…. è stato incaricato l’Ing. Graziano Scontrino, iscritto all’Albo degli Ingegneri della provincia di Caltanissetta, che ha maturato conclamata esperienza in materia di gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani, presso l’ATO Ambiente CL1….. “. Riportiamo anche il giudizio della Corte dei Conti: la “Corte dei Conti” pronuncia una netta condanna sulle “Società d’ambito” cioè gli “ATO” (tra cui anche l’ATO CL1) sottolineando con un giudizio severo: “La quasi inesistente percentuale di raccolta differenziata dipesa anche da incapacità tecnica e operativa delle società d’ambito (ATO);” (vedi “Relazione corte dei conti 25 gennaio 2012” ) e ci chiediamo perché anche il comune di San Cataldo si sia affidato allo stesso tecnico.
Il M5S è desideroso di contribuire alla soluzione del problema rifiuti proponendo il progetto “RIFIUTI ZERO” a suo tempo presentato alla cittadinanza perché si possa veramente risolvere il problema a costo estremamente modico.
Ricordiamo all’Amministrazione che quando si parlava di “democrazia partecipata” di cui il nostro sindaco sottolineava l’importanza durante la campagna elettorale, ora che è nel pieno dei poteri è il caso di metterla in pratica.
Aspettiamo fiduciosi perché il presente progetto è estremamente dispendioso per le tasche dei cittadini e ribadiamo questa è “l’ultima occasione”.
MOVIMENTO 5 STELLE – San Cataldo