MUSSOMELI – Si è rivelata azzeccatissima la scelta, assunta per la prima volta nella storia, di fare svolgere il corteo del primo novembre di mattina anziché di pomeriggio. Una decisione che ha evitato la vera e propria “corsa” di confraternite, associazioni e rappresentanti delle istituzioni, in lotta con il tempo e con la minaccia incombente del tramonto. Invece, facendola svolgere di mattina, il corteo si è snodato da piazza della Repubblica fino al camposanto con più tranquillità, e il prete, impegnato a dire messa nel cortile antistante il cimitero (il cappellano don Sebastiano Lo Conte), non è stato costretto a predicare con un occhio sul Vangelo e l’altro sull’orologio. Significativa la partecipazione delle confraternite e dei rappresentanti di ogni sorta. La manifestazione di sabato ha aperto una quattro giorni dedicata ai defunti e chiusa ieri con commemorazione in piazza Umberto, ai piedi del monumento, dedicata ai caduti nelle guerre.
