MUSSOMELI – Di sera … con il morto. I funerali si celebrano troppo tardi e spesso le salme rischiano addirittura di restare fuori dal cimitero. E i custodi, per evitare che altro dispiacere si aggiunga al dolore per il lutto dei congiunti, sono costretti a continui strappi alla regola tenendo aperti i cancelli del camposanto oltre l’orario di chiusura invernale, fissato al momento per le 17. Ed il protrarsi delle esequie comporta, in questa fase di stagione caratterizzata da giornate cortissime, l’arrivo del feretro al calar della sera. Il carro funebre di sovente giunge in contrada Indovina all’imbrunire, e gli operatori delle ditte di imprese funebri a volte sono obbligati a lasciare la cassa nella chiesa e poi a tumularla il giorno seguente, di mattino; un rinvio che inutile dire non allevia il dolore dei familiari, anzi, lo acuisce. Le imprese funebri non ci stanno più; e scoppia la rivolta contro gli orari più da happy hour che da pranzo. A Mussomeli, per la cronaca, i funerali si celebrano solo di pomeriggio, e non prima delle 15,30. I parroci non sembrano per nulla inclini ad anticipare l’orario delle funzioni. Ed il caso, inevitabilmente, è approdato nelle stanze del municipio. Il sindaco Salvatore Calà ha messo in agenda l’argomento e giovedì sera ha incontrato non solo gli operatori della categoria, ma anche le confraternite e le congregazioni. Calà, da buon palermitano da adozione, ha proposto l’ipotesi di celebrare i funerali di mattina, come nel capoluogo siciliano. Ma dalle confraternite sono giunte le legittime obiezioni; oramai il funerale di pomeriggio è così radicato nella cultura mussomelese che ogni cambio sostanziale troverebbe una popolazione riluttante. L’unica soluzione, in attesa che le giornate tornino ad allungarsi, è di convincere il clero mussomelese ad anticipare le funzioni religiose, almeno alle 15. Nel frattempo, in attesa che la Chiesa sciolga ogni riserva, Calà ha allungato di 30 minuti la chiusura del cimitero; dalle 17 alle 17,30. Sempre nel corso dell’incontro dell’altra sera, si è anche parlato del degrado del camposanto determinato dalle numerose scale appese, avvinghiate, avviluppate agli alberi; legate dai legittimi proprietari con catene e catenacci. Una scorta di pioli di ogni materiale ad uso e consumo del singolo. Presto le scale verranno bandite. Per facilitare i congiunti a tributare l’omaggio dei familiari collocati nei loculi più alti, le confraternite e congregazioni che gestiscono i sepolcri, dovranno dotare le tombe di un comodo sistema di scale fisse.
Mussomeli: funerali troppo tardi, scoppia la protesta delle imprese funebri
Dom, 30/11/2014 - 07:57
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