CALTANISSETTA. Il tribunale di Caltanissetta ha condannato quattro persone per presunte irregolarità nella gestione del frigo-macello di contrada Calderaro, attualmente chiuso. I giudici hanno inflitto 2 anni e 4 mesi al veterinario dell’Asp nissena Arcangelo Vasapolli e 1 anno e 6 mesi a testa a Carmelo Amato di Geraci Siculo e ai nisseni Paolo e Angela Randazzo, padre e figlia.
Amato, responsabile della coop “Le verdi Madonie”, che aveva in gestione l’impianto, e i Randazzo sono stati condannati per commercializzazione di sostanza nocive; mentre Vasapolli è stato riconosciuto colpevole anche di abuso d’ufficio e omessa denuncia. Secondo l’accusa, le carni di alcuni animali macellati sarebbero state messe in commercio anche se non in buone condizioni e il veterinario ne avrebbe autorizzato la macellazioni e non avrebbe segnalato all’autorità giudiziaria le presunte irregolarità.