Si chiama “Rhynchophorus ferrugineus”, il coleottero “killer” che sta divorando le nostre palme. Le tecniche usate dagli agronomi possono salvare qualche pianta solo nel momento in cui ci si accorge che l’insetto non ha distrutto la sua gemma apicale. L’epidemia non solo sta provocando danni alle piante, ma anche soprattutto all’immagine dell’ambiente urbano con le palme ormai appassite e, non solo metaforicamente, con le ali cadute. Sappiamo pure che è stata costituita una speciale “task force” presso l’assessorato regionale all’Agricoltura di cui fanno parte anche le Aziende Forestali, l’Esercito, Comuni e Province.
Purtroppo per i cittadini che possiedono palme nelle ville, nei giardini o comunque in aree private condominiali, dove il Comune non può intervenire, i trattamenti per l’applicazione delle varie tecniche, fin qui sperimentate, sono lunghi e costosi. Accorgersi della presenza dell’insetto killer è molto semplice: basta vedere l’anomalo portamento della chioma che perde la sua simmetria verticale e che poi si mostra completamente divaricata con l’aspetto a ombrello aperto. Nella fase terminale la palma appare come se fosse stata capitozzata della chioma e si evidenzia il suo collasso. E’ proprio in questa fase che avviene la migrazione degli insetti che erano presenti all’interno dello stipite per la ricerca di un’altra parma della quale alimentarsi. Secondo gli esperti gli insetti adulti sono in grado di volare anche per distanze di 1 km. A questo punto la palma compromessa è da abbattere e distruggere i resti nel minor tempo possibile secondo modalità previste atte a ridurre i rischi di diffusione dell’insetto.
Nei giorni scorsi ho inviato al nostro Sindaco una nota riguardante l’opportunità di emettere un’ordinanza, se non sia stata già emessa in precedenza dalla precedente amministrazione, con la quale dispone che i cittadini, proprietari di palme (anche condomini), procedano alla verifica del punteruolo rosso e darne tempestiva comunicazione all’ufficio competente. L’emissione di tale ordinanza è necessaria per la tutela del sindaco stesso, perché in caso d’infortunio mortale dovuto alla caduta di una palma colpita dal punteruolo, (vedi caso di Acireale e Catania) il nostro Sindaco, o chi per lui, potrebbe essere incriminato di omicidio colposo.
Allego alla presente nota uno scatto fotografico riguardante la presenza di una grossa palma colpita dal punteruolo rosso collocata all’interno dell’area del distributore di carburanti ACI. In questo caso, essendo l’area anzidetta non preclusa al pubblico, per evitare un altro infortunio che potrebbe essere mortale, si dovrebbe intervenire per disporre l’abbattimento della stessa.
P. agronomo Angelo Sole
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