L’ impianto consentirà il collegamento digitale tra tutti i Centri operativi provinciali con il Centro operativo regionale di coordinamento, i distaccamenti forestali, i mezzi aerei, terrestri e il personale provvisto di dispositivi riceventi.
Preciso ancora che il sistema di trasmissione sarà del tipo DMR (Digital Mobile Radio), che fornisce una buona copertura piuttosto che un’elevata capacità; è uno standard di comunicazione digitale per le comunicazioni di tipo civile/professionale, esistente già da molti anni e utilizzato da molti sistemi che noi già usiamo nella vita comune, senza magari conoscerli a fondo; ad esempio, la telefonia cellulare. E’ prevista la messa in opera di telecamere per la videosorveglianza di aree boschive di particolare interesse, sia fisse sia mobili e anche termiche, collegate in rete che consentiranno un maggiore ed efficace controllo del territorio e una più efficace opera di prevenzione e repressione degli incendi boschivi.
Possiamo dire che in Sicilia sta nascendo una vera “polizia ambientale”, con un Corpo Forestale che finora ha operato con una rete di comunicazione analogica, obsoleta e risalente a quasi vent’anni fa. Con l’adeguamento del digitale potranno essere utilizzate nuove tecnologie utilizzate anche da altri operatori dell’amministrazione regionale che operano nel campo delle emergenze, come il soccorso medico 118, la Protezione civile” o vigili del fuoco.
Riferendomi al Piccolo Muos, voglio precisare che con l’uso del sistema DMR non corriamo alcun rischio per la nostra salute perché l’elettrosmog prodotto è ampiamente inferiore a quello del vecchio sistema analogico.
Un rimprovero ai progettisti dell’impianto: allo scopo di ridurre l’obbrobrioso scenario alla vista del traliccio sulla collina più bella di Caltanissetta, da dove, nelle ore serali, si vedono all’orizzonte nove paesi, potevano prevedere la collocazione di una base alta anche 4 m ottenendo lo stesso risultato con meno costi.
Angelo Sole