Accompagnati da Luigi Neri, responsabile del Soat di Mazzarino che ha organizzato il percorso, il tour dei giovani blogger ha toccato le specialità dolciarie di Mazzarino, la miniera di zolfo Trabia-Tallarita in territorio di Riesi e Sommatino, la “Cudduredda” di Delia (che è anche presidio di Slow Food) e il pane di Santa Rita, l’azienda viti-vinicola Principi di Butera e la coltivazione e trasformazione di piante officinali di Barrafranca, «che ricade anch’essa nella circoscrizione del Soat di Mazzarino»,ha spiegato Neri. «Sono un dipendente della Regione Siciliana – prosegue – ma non sto certo ad aspettare l’ordine scritto anche solo per spostare una carta da una scrivania all’altra. Se c’è una cosa che va fatta, un problema che va risolto bisogna attivarsi. Insomma a me piace fare il lavoro per cui sono pagato».
«Basta farci infinocchiare dalle multinazionali, dobbiamo fare sistema, metterci insieme, parlare, condividere saperi e iniziative. Siamo in tanti e tutti bravi, ma se facciamo qualcosa dobbiamo comunicarlo, altrimenti è come non averlo fatto. Bisogna puntare inoltre non più sulla singola azienda o sul singolo prodotto, seppure di eccellenza, ma promuovere i territori per intero. E per farlo, noi rurali dobbiamo portare avanti il nostro stile di vita correndo sulle gambe, sulla velocità di questi nuovi e giovani comunicatori», dice riassumendo il senso di tutta l’iniziativa Fausto Faggioli, presidente di Earth Academy, rete europea per lo sviluppo rurale attraverso lo scambio di buone prassi, e titolare di Fattorie Faggioli, azienda attiva nel bioagriturismo e nella didattica in Romagna.
Certo a vedere questi ragazzi concentrati sui loro tablet e smartphone sembra quasi che siano distratti, disattenti verso quanto accade intorno. Invece stanno lavorando in diretta, condividendo con i loro amici e seguaci immagini e sensazioni di quanto vedono, ascoltano, assaggiano. Ma nonostante la velocità dei nuovi mezzi e metodi di comunicazione «non si tratta di una toccata e fuga», ha commentato in conclusione ancora Luconi, «il piano di comunicazione del progetto prevede infatti di continuare a parlare di questi e degli altri luoghi che abbiamo visitato per un lungo periodo di tempo, fino all’anno prossimo, quando abbiamo in programma di ritornare in Sicilia per un nuovo tour».