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Tema choc in terza elementare: “Chi uccideresti prima, tua madre o tuo padre?”

Redazione

Tema choc in terza elementare: “Chi uccideresti prima, tua madre o tuo padre?”

Ven, 17/10/2014 - 23:32

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imageLa storia è incredibile e inquietante allo stesso tempo: bimbi di terza elementare chiamati a scrivere un tema dal titolo “Chi uccideresti prima, tua madre o tuo padre?” Succedeva nella scuola elementare di un paese vicino ad Ivrea, in Piemonte, dove due insegnanti sono finite nella bufera per il loro comportamento nei confronti degli alunni.

Già, perché, come racconta La Stampa, le strane richieste delle maestre non si fermavano a quel titolo di tema fuori luogo: le due si sarebbero rivolte ai bimbi con strani riferimenti alla sessualità dei loro genitori (“Succede quando papà si intrattiene con le prostitute lungo la strada”) e una delle due avrebbe anche chiesto agli alunni di massaggiarle il collo, dandosi il cambio ogni dieci minuti.

E poi c’erano i riferimenti sessuali da parte delle due insegnanti, ormai attempate e alla soglia della pensione. Un esempio? Il sesso lo spiegavano così: «Succede quando papà si intrattiene con le prostitute lungo la strada». O il «ciupa ciupa» e il «bunga bunga», come definivano le due maestre l’atto d’amore tra i genitori dei piccoli allievi.

Questi ed altri episodi – documentati anche dalle telecamere nascoste installate dai carabinieri, da aprile in poi – hanno spinto i genitori di alcuni dei piccoli studenti a presentare diverse denunce.

Ma qui arriva il particolare che forse colpisce di più in tutta questa vicenda: la Procura ha ritenuto che non ci fosse alcun elemento penalmente rilevante e ha chiesto di archiviare il caso.

Il pm Chiara Molinari, spiega il quotidiano torinese, ha ritenuto solamente “inopportuni” gli atteggiamenti delle due insegnanti, senza ravvisarvi alcun illecito penale. I comportamenti delle due maestre, insomma, dovrebbero essere giudicati solo dal Provveditorato, a cui sarebbe spettata la decisione relativa ad eventuali provvedimenti disciplinari.

Contro questa decisione è arrivata immediatamente un’istanza, presentata dagli avvocati delle famiglie, contro la richiesta di archiviazione. Ora toccherà al Tribunale di Ivrea decidere se le due maestre vadano effettivamente “cacciate”, come chiedono a gran voce i genitori degli alunni.

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