In particolare, spiega il ministero dello Sviluppo economico, entro il 30 dicembre verrà effettuata la cessione del ramo d’azienda. Un accordo che, a giudizio del governo, prospetta una conclusione positiva della vertenza e costituisce la premessa per la ripartenza del sito palermitano, quindi per il reimpiego dei lavoratori ex Fiat e, in prospettiva, anche di quelli dell’indotto. Secondo quando riferito da Fim e Uilm, Grifa si impegna infatti a mantenere tutti i 760 lavoratori di Fiat, ad eccezione di quelli che aderiranno alla mobilità volontaria ancora da definire. Una garanzia che ha spinto anche la Fiom a sottoscrivere il verbale. “I tempi sono molto stretti – ha spiegato Michele De Palma, coordinatore del gruppo Fiat per i metalmeccanici della Cgil – oggi abbiamo costruito una premessa anche per i lavoratori dell’indotto ma è tutta da verificare la conclusione definitiva”.
“Oggi abbiamo costruito un’importante risultato, unico sul piano della reindustrializzazione, che dà finalmente una prospettiva occupazionale ai lavoratori coinvolti”, ha commentato il segretario nazionale della Fim Cisl Ferdinando Uliano. Soddisfatto Paolo Di Giovani della Fismic: “sorge finalmente il sole su Termini Imerese. Non sarà licenziato nessun lavoratore e ripartirà la produzione nel sito siciliano e questo è un ottimo risultato”.
“La firma odierna – ha detto il Vice Ministro Claudio De Vincenti che ha presieduto la riunione – è un passaggio fondamentale per poter dare un futuro produttivo ed occupazionale a Termini Imerese. Ora ci sono tutte le condizioni perché riparta da qui a breve”.
Già da domani le organizzazioni sindacali sottoporranno il testo siglato alla consultazione dei lavoratori, riuniti in assemblea nello stabilimento siciliano. (Fonte ansa.it)