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Rifiuti: incontro PD-Sindaco, chiesta l’estensione del porta a porta spinto

Redazione

Rifiuti: incontro PD-Sindaco, chiesta l’estensione del porta a porta spinto

Gio, 16/10/2014 - 19:57

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rifiuti color_640x426CALTANISSETTA – Si è svolto ieri mattina l’incontro a Palazzo del Carmine, sul tema del nuovo Piano d’Intervento dell’ARO di Caltanissetta, tra una delegazione del PD nisseno (Ivo Cigna, Maria Cravotta, Claudio Di Marco, Francesco Dolce, Michele Giangreco, Alessandro Giugno, Manuela Margherita, Leila Montagnino, Angelo Scalia) e il Sindaco Giovanni Ruvolo, con l’Assessore all’Ambiente Amedeo Falci.

Il Partito Democratico ha in apertura evidenziato i passi avanti registrati nell’impostazione del Piano, rispetto alla versione originaria (es. riduzione da 5 a 3 anni del periodo di messa a regime del sistema, nonché per il passaggio alla tariffa puntuale e per il raggiungimento del 65% di R.D.; notevole riduzione dell’uso dei cassonetti intelligenti), ma ha anche fatto rilevare il perdurare di alcuni potenziali rischi connessi all’uso residuale dei cassonetti intelligenti, alla possibile congestione delle utenze presso le isole ecologiche (unici punti previsti per differenziare il secco riciclabile), soprattutto nella fase i avvio, e all’incertezza della destinazione finale dell’umido.

Il Sindaco ha ascoltato con attenzione le sollecitazioni poste, ha sottolineato di essere un convinto sostenitore del porta a porta (PaP), ma che tale tipologia di raccolta ha un costo troppo elevato per la cittadinanza e che è più conveniente, avendo fatto dei raffronti, un utilizzo di questo sistema nel solo centro storico e delle altre tipologie più economiche nella restante parte della città(cassonettizzazione intelligente stradale dell’umido e dell’indifferenziato, raccolta del secco riciclabile nelle 9 isole ecologiche e nei 3 centri comunali di raccolta previsti, raccolta condominiale, etc.). In merito ai cassonetti intelligenti ha sottolineato il forte ridimensionamento del numero e la maggiore qualità e resistenza di quelli di nuova generazione. Per quanto riguarda la destinazione finale dell’organico ha condiviso la criticità e ha comunicato di volere ancora approfondire il tema, rimandando tutto ad una prossima seduta pubblica sull’impiantistica che deve essere realizzata a servizio dell’intero sistema.

I Dirigenti del PD hanno ringraziato il Sindaco per le risposte e le precisazioni, ma sono restati convinti del fatto che l’unico sistema di raccolta differenziata che ha permesso, nelle altre città italiane medio-piccole, di raggiungere un migliore servizio, alte percentuali, maggiore impiego di manodopera locale, migliori costi/benefici è sicuramente l’uso diffuso del porta a porta spinto. Tale servizio ha sicuramente un maggiore impatto economico iniziale, ma a regime raggiunge, a parità di costi, una efficienza maggiore. Allo stesso tempo si è a conoscenza di diversi insuccessi legati all’utilizzo dei cassonetti intelligenti e ad una dipendenza eccessiva dalla informatizzazione del servizio.

Nello schema del Piano ARO un utente (anche quello meno motivato o un anziano, ad esempio abitante in Viale della Regione) dovrebbe raccogliere separatamente a casa i rifiuti per poi conferire l’umido e l’indifferenziato nei cassonetti intelligenti posti vicino casa (utilizzando una apposita scheda o chiave elettronica). Sempre lo stesso utente dovrebbe successivamente recarsi presso l’isola ecologica più vicina (es. in Via Ferdinando I°, possibilmente con la macchina) per conferire le frazioni secche riciclabili. Qui troverebbe, al suo turno, due operatori del servizio che lo aiuterebbero ad inserire i diversi elementi (bottiglie di plastica, carta, cartone, etc.) nei cassonetti intelligenti. Il dubbio, riteniamo legittimo, ammettendo una precisione assoluta del servizio ultra informatizzato, è la pazienza, la capacità, la voglia ed il tempo degli utenti di seguire detta procedura. Al contrario riteniamo differente e di sicura riuscita il porta a porta, dove i singoli operatori, con un rapporto giornaliero e costante, ritirerebbero i rifiuti nelle case dei cittadini in orari e giorni prestabiliti. Tale tipo di raccolta del PaP ha un maggiore costo iniziale, ma indubbie e dirette ricadute occupazionali.

Per i motivi suddetti il Partito Democratico di Caltanissetta chiede al Sindaco e alla sua Giunta di verificare ulteriormente la fattibilità di un Piano d’Intervento fondato su una massiva estensione del PaP spinto ed in subordine di verificare almeno l’ampliamento dello stesso ad altri quartieri della città (es. Santa Barbara, San Luca).

​PD di Caltanissetta