Niscemi. La Giunta comunale si costituisce parte civile in due distinti procedimenti per associazione mafiosa.

NISCEMI. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Francesco La Rosa (nella foto) ha deliberato oggi la costituzione di parte civile del Comune di Niscemi in due distinti procedimenti penali che vedono, il primo presso il Gip avanti il Tribunale di Gela e il secondo presso il Gip avanti il tribunale di Caltanissetta, sei persone rispondere dell’accusa di associazione mafiosa.  Nel primo caso, la Giunta ha deliberato la costituzione di parte civile nell’ambito dell’udienza camerale fissata per domani, 23 ottobre, dal Gip avanti il tribunale di Gela a carico di Luciano Albanelli, Salvatore Blanco e Alessandro Ficicchia per i reati di cui all’art. 416 bis commi I, III, IV, V e VI. Nel secondo caso, invece, la Giunta comunale ha deliberato la costituzione di parte civile nell’ambito dell’udienza camerale che il Gip presso il Tribunale di Caltanissetta ha fissato per il prossimo 5 novembre a carico di Alessandro Barberi, Alberto Musto e Fabrizio Rizzo. Le sei persone sono state tutte arrestate nel gennaio di quest’anno nell’ambito dell’operazione anti mafia denominata “Fenice”. La-Rosa-sindaco-NiscemiA rappresentare il Comune e a difenderne le ragioni in entrambi i procedimenti sarà l’avv. Enzo Arganella al quale la Giunta ha anche dato ampio mandato “di richiedere congruo risarcimento per il danno complessivamente arrecato alla Città di Niscemi”. In precedenza, nel marzo di quest’anno, l’amministrazione comunale, nell’ambito di una politica tesa alla salvaguardia dei principi di legalità e della lotta incondizionata ad ogni forma di illegalità, aveva deliberato di costituirsi parte civile nei procedimenti penali instaurati contro la criminalità organizzata e quant’altro per fatti accaduti nel territorio di Niscemi. La Giunta ha motivato la costituzione di parte civile nei due procedimenti penali “in quanto i gravissimi fatti contestati agli imputati hanno nuociuto enormemente all’intera cittadinanza determinando un clima di paura all’interno della stessa e una pessima immagine  all’interno del territorio nazionale e non solo”.

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