CALTANISSETTA – Circa un anno fa venne diffusa la seguente nota: Il dirigente generale del Dipartimento regionale dei Beni culturali e dellidentità siciliana ha ricostituito, fino al gennaio 2018, la Commissione provinciale per la tutela delle bellezze naturali e panoramiche di Caltanissetta, che risulta composta: dal soprintendente per i beni culturali ed ambientali dr. Lorenzo Guzzardi, dai dirigenti responsabili delle unità operative beni paesaggistici e beni architettonici della Soprintendenza arch. Giuseppe Saggio e arch. Daniela Vullo, dai dirigenti dei servizi tutela e pianificazione paesaggistica del Dipartimento regionale dei beni culturali, dalla prof.ssa Wanda Cortese e dal prof. Girolamo Cusimano designati dallUniversità di Palermo, dalla prof.ssa Elena Di Blasi designata dallUniversità di Messina, dal rappresentante del Comando regionale del Corpo Forestale, dal prof. arch. Leandro Janni designato da Italia Nostra.
Il 2014 è trascorso quasi per intero. Invano. La Commissione per la tutela delle bellezze naturali e panoramiche di Caltanissetta non si è mai riunita. Questo, a causa della mancato finanziamento, da parte della Regione Siciliana, dei costi di gestione della Commissione. E dire che cose da fare ce ne sarebbero: ad esempio colmare quelle dimenticanze, disattenzioni, lacune che connotano il Piano Territoriale Paesaggistico della provincia di Caltanissetta.
Il Piano comprende gli Ambiti paesaggistici 6, 7, 10, 11 e 15 e interessa il territorio dei comuni di Acquaviva Platani, Bompensiere, Butera, Caltanissetta, Campofranco, Delia, Gela, Marianopoli, Mazzarino, Milena, Montedoro, Mussomeli, Niscemi, Resuttano, Riesi, San Cataldo, Santa Caterina Villarmosa, Serradifalco, Sommatino, Sutera, Vallelunga Pratameno e Villalba.
Il Piano è redatto in adempimento alle disposizioni del D.lgs. n.42 del 22 gennaio 2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio) e successive modifiche e integrazioni, al fine di assicurare specifica considerazione ai valori paesaggistici e ambientali del territorio attraverso: lanalisi e lindividuazione delle risorse storiche, naturali, estetiche e delle loro interrelazioni secondo ambiti definiti in relazione alla tipologia, rilevanza e integrità dei valori paesaggistici; prescrizioni ed indirizzi per la tutela, il recupero, la riqualificazione e la valorizzazione dei medesimi valori paesaggistici; lindividuazione di linee di sviluppo urbanistico ed edilizio compatibili con i diversi livelli di valore riconosciuti. In attuazione delle Linee Guida del Piano Territoriale Paesaggistico Regionale, approvate con D.A. n.6080 del 21.05.1999, e dellAtto di Indirizzo dellAssessorato Regionale per i Beni Culturali ed Ambientali e per la Pubblica Istruzione, adottato con D.A. n.5820 dell08.05.2002, il Piano Territoriale Paesaggistico della provincia di Caltanissetta, articolato secondo gli ambiti territoriali individuati dalle stesse Linee Guida, persegue i seguenti obiettivi generali: stabilizzazione ecologica del contesto ambientale, difesa del suolo e della bio-diversità, con particolare attenzione per le situazioni di rischio e di criticità; valorizzazione dellidentità e della peculiarità del paesaggio della provincia di Caltanissetta, nel suo insieme unitario e nelle sue diverse specifiche configurazioni; miglioramento della fruibilità sociale del patrimonio ambientale, per le attuali e per le future generazioni. Inoltre, in attuazione dellart. 135 del Codice, il Piano definisce per ciascun ambito locale, successivamente denominato Paesaggio Locale, specifiche prescrizioni e previsioni ordinate: alla conservazione degli elementi costitutivi e delle morfologie dei beni paesaggistici sottoposti a tutela, tenuto conto anche delle tipologie architettoniche, delle tecniche e dei materiali costruttivi, nonché delle esigenze di ripristino dei valori paesaggistici; alla individuazione delle linee di sviluppo urbanistico ed edilizio, in funzione della loro compatibilità con i diversi valori paesaggistici riconosciuti e tutelati, con particolare attenzione alla salvaguardia dei paesaggi rurali e dei siti inseriti nella lista del patrimonio mondiale dellUnesco; alla riqualificazione delle aree compromesse o degradate; alla salvaguardia delle caratteristiche paesaggistiche degli altri ambiti territoriali, assicurando, al contempo, il minor consumo del territorio.
Con riferimento all’ordine gerarchico degli strumenti urbanistici, il piano paesaggistico prevale su piani e programmi nazionali e regionali e sugli altri atti di pianificazione ad incidenza territoriale, ad esempio il piano regolatore generale comunale. Il Piano Territoriale Paesaggistico della provincia di Caltanissetta, comprendente gli Ambiti paesaggistici 6, 7, 10, 11 e 15, di recente denominato Piano Paesaggistico, è stato uno dei primi, se non il primo, ad essere adottato in Sicilia. Adesso, presumibilmente entro il 2014, verrà approvato: primo piano paesaggistico di area vasta, complessa, ad essere approvato nellIsola. Che altro dire? Speriamo bene e speriamo che il piano contribuisca alla tutela e alla valorizzazione dei luoghi, a ridefinire identità e finalità di un territorio che ha un disperato bisogno di programmi e progetti chiari, utili, realizzabili. Tutto questo, ovviamente, in un contesto regionale di sconcertante debolezza e confusione politico-istituzionale, a seguito dellipotesi di riforma posta in essere con le leggi n. 7/2013 e n. 8/2014, relative ai cosiddetti liberi consorzi comunali e alle cosiddette città metropolitane.
Caltanissetta, 21 ottobre 2014
Leandro Janni Presidente regionale di Italia Nostra Sicilia