Per questo nei giorni successivi all’insediamento, il Sindaco si è recato a Catania per partecipare ad un incontro con il ministro dell’Interno Angelino Alfano, per discutere delle problematiche relative alle città siciliane che erano coinvolte nell’accoglienza dei migranti, nonostante nell’elenco dei sindaci delle citta’ invitate Caltanissetta non fosse inserita. Solo dopo aver esercitato delle pressioni, il Sindaco fu invitato ufficialmente al tavolo. In quell’incontro il Sindaco ha fatto presente i disagi che la popolazione è costretta a subire, pur essendo disponibile e propensa all’accoglienza, nonché i costi che il Comune è costretto a prevedere ed anticipare relativamente ai danni alle strutture comunali ed al ricovero dei minori non accompagnati nelle comunità dedicate.
Grazie a quell’intervento, Caltanissetta è stata inserita tra le Città beneficiarie delle misure compensative, e con il successivo decreto legge nr. 119/2014 è stata inclusa tra le città ammesse allederoghe sul patto di stabilità, che consentirà di avere a disposizione anche delle somme da spendere a favore dei cittadini nisseni. Immediatamente dopo, grazie alla incessante attività dell’assessore Cavaleri, si sono attivate numerose iniziative: è stato infatti creato il Coordinamento per l’Immigrazione, all’interno del quale, tutte le associazioni territoriali che già si occupavano di assistenza ai migranti, hanno potuto condividere progetti ed azioni concrete, rivolte a diminuirne i disagi.
Oltre una decina di associazioni operano oggi all’interno del Coordinamento, che si riunisce periodicamente, evitando improduttive sovrapposizioni di ruoli ed ottimizzando le politiche dell’accoglienza e del volontariato. Ad esempio è già attivo il progetto di “screening” medico,
realizzato dagli operatori della Croce Rossa, utilissimo per monitorare la situazione sanitaria e prevenire eventuali diffusioni di patologie. I soci dell’Associazione B.A.O. ed i volontari della parrocchia della Cattedrale, hanno messo a disposizione dei migranti un Centro Diurno nel quartiere
Provvidenza, nel quale i migranti trovano l’assistenza socio-sanitaria che necessita loro, con la possibilità di svolgere anche corsi di lingua italiana. Altre associazioni si recano giornalmente presso gli accampamenti provvisori dei migranti, recando loro cibi e vestiti e fornendo
collaborazione nell’organizzazione dei servizi di pulizia e delle attività ricreative. Infine l’Amministrazione comunale ha partecipato al Bando U.N.R.A. del Ministero dell’Interno, finalizzato alla realizzazione di un dormitorio pubblico destinato a fornire accoglienza ad un numero maggiore di migranti.
Riteniamo di poter affermare che tutto quello che è stato fatto e che si farà in futuro, di concerto con azioni sinergiche di controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine, non è mirato ad ottenere una certificazione di credibilità dell’azione dell’Amministrazione, ma rappresenta una doverosa azione di sostegno e di solidarietà nei confronti di persone in difficoltà, ma anche di attenzione verso la cittadinanza aperta all’accoglienza ed all’integrazione.
Per questo e per tutto quello che concerne l’azione a favore della rinascita della nostra città, il Polo Civico, pienamente coinvolto all’interno dell’Alleanza per la Città, è aperto al confronto costruttivo anche con le forze di opposizione, tenendo però lontano chi intende perseverare nelle polemiche vuote ed improduttive, che la cittadinanza ha voluto buttarsi alle spalle con il voto di giugno.
Il Coordinamento del Polo Civico
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Più che badare all'attenzione mostrata dall'amministrazione comunale, mi preoccuperei maggiormente di cosa ne pensiamo noi cittadini, visto che ormai siamo noi gli ospiti di questa città, costretti a sopportare le angherie, le nefandezze e le porcate commessi dai "nisseni colorati" divenuti ormai proprietari di questa minchia di paesone chiamato città di Caltanissetta.
E' una vergogna questa situazione, ed è vergognoso leggere i contenuti di questo articolo!
Hai ragione , credo che i nisseni hanno le p....e piene ma esse do un popolo storicamente di sottomessi sappiamo solo lamentarci e non reagire , dovremmo fare come hanno fatto in ucraina che hanno preso il politico inutile e lo hanno buttato nel cassonetto della immondizia , noi purtroppo queste cose non le sappiamo fare .
Scappare da questa citta africana e' un desiderio di tanti.