CALTANISSETTA – Attimi di grande tensione e paura hanno preceduto la gara di Coppa Sicilia che si è disputata questo pomeriggio, mercoledì 15 ottobre, al Palmintelli con inizio alle ore 15.30 tra Nissa e Canicattì. Quindici tifosi ospiti , alcuni con il viso coperto dalla sciarpa, hanno tentato di incrociare gli ultras locali. Entrambi gli schieramenti hanno assunto il contegno da “battaglia”: cori, minacce, intimidazioni, cinta alla mano e travisamento dei visi, lasciavano ipotizzare si potesse giungere allo scontro, ma nessun contatto è avvenuto grazie al certosino lavoro di prevenzione svolto dalle forze dell’ordine, supportate sinergicamente dal personale della sezione Volanti coordinato dal commissario capo Alessandro D’arrigo che giunto sul luogo ha diretto le operazioni di scorta e contenimento. I canicattinesi, posizionati sul marciapiede prospiciente il glorioso stadio nisseno, sono stati scortati sino all’ingresso della gradinata da due volanti. I supporter nisseni, allocati nei pressi dell’ingresso principale del terreno di gioco, sono stati controllati a vista dai poliziotti in tenuta antisommossa e dai carabinieri, durante le operazioni di ingresso allo stadio.
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Lo sport è vita...ma il calcio a differenza di altre discipline cosa insegna ai nostri ragazzi? solo violenza.
da ex ultras concordo pienamente con Simone....anche perchè stiamo parlando di 15 adulti che dovrebbero avere altri interessi...non di quindici ragazzini che giocano a fare i grandi.
Ma e ' possibile che si devono utilizzare uomini della polizia e carabinieri che devono lasciare scoperta una citta x 15 cretini e x giunta x un evento sportivo ? Sono nauseato. Aggiungo che la morte dello sport e' in parte dovuta ai finti tifosi come questi idioti nisseni e i canicatti .
concordo pienamente la tua riflessione caro simone, ancora nel 2015 per una partita di calcio, perlopiù di prima categoria certi limitati cercano ancora lo scontro, squallore! Cercate di manifestare per le cose serie!!