SAN CATALDO – E’ composto da 103 articoli il nuovo regolamento di Polizia Urbana che la Giunta Modaffari ha approvato e che, quanto prima, sarà sottoposto al vaglio del consiglio comunale per la sua definitiva approvazione. Un regolamento che contiene al suo interno una serie di novità. La più importante è l’introduzione, per la prima volta in Sicilia, del meccanismo di “mediazione civile” con l’introduzione dell’Ufficio di mediazione presso il Comando di Polizia Municipale per consentire aComune e Cittadino di cercare e trovare una mediazione evitando quanto più possibile il ricorso al Giudice di Pace o al Giudice Ordinario. Nel nuovo regolamento c’è spazio per diverse materie come il controllo del territorio, le regole per il rispetto del decoro urbano (tutti aspetti che la Giunta Modaffari, sin dal suo primo insediamento, ha inteso porre al centro della sua azione politico amministrativa) ma anche per la custodia e la circolazione degli animali, la quiete pubblica, le attività produttive, i mestieri girovaghi, l’igiene pubblica ed i divieti. Uno di questi, contenuto nell’articolo 62, è denominato “prestazioni sessuali a pagamento” e recita: <Al fine di tutelare la sicurezza stradale è’ vietato esercitare su tutto il territorio comunale la domanda di prestazioni sessuali a pagamento con soggetti dediti alla prostituzione. E’ fatto divieto ai conducenti dei veicoli di effettuare fermate, anche di breve durata, di accostarsi, di eseguir manovre pericolose o di intralcio alla circolazione stradale al fine di richiedere informazioni atte a concordare le prestazioni sessuali. E’ fatto divieto di intrattenersi e porre in essere atti sessuali sul demanio pubblico, su spazi aperti al pubblico o visibili al pubblico con persone dedite alla prostituzione”. Un divieto che,ovviamente è tale solo sulla carta in quanto il fenomeno della prostituzione a San Cataldo non esiste né è mai esistito.