Le riflessioni di Ruchelieu: “L’eleganza dei bifolchi”

imageCALTANISSETTA – Le nomine dei nuovi componenti del Consorzio Universitario in rappresentanza   del Comune di Caltanissetta hanno suscitato la reazione del Direttivo nel Nuovo Centro Destra (NCD) per la sostituzione “in diretta”, durante una seduta importante, dei Prof. Giuseppe Rap (segretario cittadino dello stesso NCD e Rosanna Baio), da parte del Sindaco Ruvolo, sostituiti da due altri professionisti (l’avv. Middione e il prof. Vizzini) espressione della compagine politica che fa corona al Sindaco.

Alti lai contro la mancanza di “eleganza” di questo gesto, per il modo oltre che per il merito, tacciando di “volgarità” la concezione di “democrazia partecipata” che il Sindaco di Maonzaha dimostrato.

Si potrebbe essere d’accordo, in linea di principio. Del resto, la religione (o meglio la liturgia) della democrazia partecipata che la corte di Ruvolo porta avanti da qualche anno, ha un presupposto tipico dell’Ancien Regime (sistema feudale-assolutista): la convinzione dell’ineguaglianza “qualitativa” tra i propri “cittadini-seguaci”, ontologicamente migliori e in questa fase storica unici titolati ad esprimersi nello spazio pubblico-istituzionale e persino a comparirvi fisicamente, rispetto al resto della “plebe” di chi risulta compromesso con la “vecchia politica”, è stato nelle istituzioni, ha “gestito potere”, e ha quindi l’unico dovere di tacere e scomparire.

Ma era stata elegante la nomina da parte del Sindaco Campisi dei prof. Rap  e Baio “in articulo mortis”, il penultimo giorno della propria amministrazione e alla vigilia del voto, a segnare il tentativo disperato di riaggregare consenso attraverso nuove clientele (!?) prima della catastrofe?

Nella politica nissena, e purtroppo anche in quella siciliana e italiana, l’eleganza che ormai ha strutturato l’archetipo della qualità delle relazioni istituzionali si potrebbe definire l’eleganza dei bifolchi. E questo vale ormai per tutti.

Dicasi Bifolco il lavoratore della campagna di epoca preindustriale addetto alla aggiogatura delle coppie di buoi (anche loro scelti a due a due) per l’aratura dei campi seminativi. Superata quella fase della storia socio-economica, la figura professionale è scomparsa e  il termine è passato ad indicare la pessima qualità civile e relazionale di persone che calpestano regole e buona creanza, quasi senza accorgersene.

Non hanno studiato.

Richelieu

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  • Ma scusatemi, cosa è cambiato,Campisi aveva messo i suoi, Ruvolo mette i propri.Ricordatevi il Gattopardo e Dio vi benedica.

  • Sublime Eccelso. L’eleganza dei bifolchi. Non è una rappresentazione la Tua, ma una fedele riproduzione degna della scuola di un laboratorio di arti figurative tardo rinascimentale.

    Il mathma comprime sempre più il suo messianesimo di evangelica ispirazione, a favore di una sana aggressività tribale, che forse ha riscoperto nella giungla del Palazzo.

    Certo, come ogni “cucciolo” di improbabile futuro leone si muove sgraziato nella foresta, e morde un pò quà e là, non sempre pago di una preda commestibile. Non saremo certo tacciati del blasfemo dono della preveggenza se immaginiamo già per il “leoncino”, gustosi mal di pancia, causati dall’indigestione di uno dei più impegnati e di giunonica corpulenza oppositori del regime illuminato.

    E che dire del Signorotto di Paganiana memoria, Eccelso, se non che hai forse tralasciato qualche dettaglio storico nell’attribuirgli, colpe, almeno stavolta non Sue.

    I due membri “purgati” ne sostituiscono altri spontaneamente o naturalmente “epurati”, uno dei quali il famoso e compianto Prof. Musco, prematuramente scomparso.

    Forse ciò ha impedito al nostro Signorotto di essere indotto in tentazione, ma è un giudizio, mio Eccelso, che compete ad un’autorità superiore alla Tua.

    Io, tranqulizzato dalla Tua figura di confessore, non mi sottraggo al piacere di peccare di pensiero.

    • Gentile Asterix,
      con il dovuto rispetto desideravo farti notare che lo spazio per le "riflessioni" è quello nella parte alta, e, mi duole dirtelo, l'editore lo ha riservato a Richelieu ...
      Spesso dette riflessioni risultano argute ed anche simpatiche, difficilmente banali.
      Purtroppo, scusa la franchezza, non posso dire lo stesso dei tuoi ... papelli.
      Devo chiederti, quindi, di usarci una cortesia: smettila di provare a scimmiottare Richelieu, non ne sei capace e, visto che lo ammiri così tanto, non infestare di commenti così chilometrici i suoi articoli, si può esprimere consenso o concetti intelligenti, ove capaci, anche in poche righe, come ha fatto Nostradamus.
      Coraggio, puoi farcela!

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