CALTANISSETTA – Grande giornata, mercoledì 3 settembre 2014, per Italia Nostra, per il Comitato no Peos e per la Sicilia, al TAR del Lazio. Per ora il Golfo di Gela e il Castello di Falconara sono salvi dall’ennesimo, vergognoso scempio ambientale e paesaggistico: i lavori del previsto mega impianto eolico offshore sono bloccati.
Un iter assai controverso quello dell’impianto industriale voluto dalla Mediterranean Wind offshore, a ridosso della bellissima costa meridionale siciliana. Un investimento di 150 milioni di euro per 38 aerogeneratori.
Dunque, presso la seconda sezione del Tar del Lazio ha auto luogo mercoledì scorso l’udienza in ordine al ricorso presentato dal Comitato no Peos e da Italia Nostra, difesi dagli avvocati Chiara Donà dalle Rose e Giovanni Puntarello, con la consulenza dell’Ufficio legale di Italia Nostra. La Mediterranean Wind offshore, in apertura dell’udienza, tramite i suoi legali, ha fatto sapere che non intende iniziare i lavori finché non si sarà conclusa l’udienza di merito e il Tar non emetterà il verdetto definitivo. Dunque, l’azienda non intenderebbe investire ulteriori risorse economico-finanziarie, con il rischio di dover interrompere i lavori.
“Accogliamo favorevolmente la decisione della Mediterranean Wind offshore che avrà sicuramente valutato, tramite i suoi legali, il peso delle motivazioni ostative indicate nei nostri ricorsi” – hanno affermato gli avvocati del Comitato no Peos e di Italia Nostra. Entro l’ anno il Tar del Lazio dovrà convocare l’udienza di merito. L’artista Giovanni Iudice, presidente del Comitato No Peos di Gela, si dice “felice per lo scempio evitato e per il trionfo della bellezza, vera arma per salvare il mondo, per evitare il saccheggio dei nostri paesaggi”. La battaglia, inevitabilmente, continua.
Leandro Janni
Presidente regionale di Italia Nostra Sicilia
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Scusate, ma con l'eolico quanti posti di lavoro si creano? Vogliamo abolire la pesca che di posti di lavoro ne da tantissimi? Cerchiamo di lavorare per il recupero delle nostre belle coste. Sono sicuro che l'industria del turismo può portare tanta ricchezza ai nostri comuni ed a tutta la Sicilia.
Ma scempio di cosa ?? Di una costa che è un cesso ? Piena di serre puzzolente per via dei rifiuti organico da queste generati ?? Con una puzza di letame dove non si può manco respirare ? O forse è meglio il petrolchimico solo perchè da lavoro a dei disperati ?
Vogliamo l'aria condizionata e la luce a casa. Ma dove cavolo pensate di prenderla se non dalle rinnovabili ? Meglio allora una bella centrale nucleare, così la notte siamo tutti fluorescenti e non abbiamo bisogno della luce notturna per i bimbi ;)
Scempio si. Cosi si aggiunge degrado al degrado. La puzza si sente chi passa vicino e la produce chi abita li o frequenta la zona. Il Petrochimico altro scempio, ma purtroppo è li già da anni e non possiamo farci niente. L'eolico si vede da KM di distanza. Perché non il solare visto che la Sicilia ha 365 giorni di sole l'anno e ha meno impatto ambientale.
Dobbiamo cercare di riqualificare le nostre coste che sono una vera fonte di risorse economica sprecata sia dalle autorità che dai cittadini che sporcano e costruiscono abusivamente.