CALTANISSETTA – Avevano preannunciato che sarebbe stata la madre del “caos viabilità”, roba che il meteorite che ha sterminato i dinosauri, in confronto, sarebbe sembrato un nonnulla. Previsioni di apocalisse automobilistiche, sedicenti urbanisti che si stracciavano le vesti, categorie ed associazioni varie intonavano lamenti che neanche le “preficae” di latina memoria; monatti che trasportavano pessimismo dilagante e foschi presagi di viabilità collassata. Qualcuno aveva temuto il ritorno al calesse o ai quadrupedi da trasporto.
Ed invece la chiusura di corso Vittorio Emanuele non ha comportato nessun problema, nessun ingorgo, il benché minimo fastidio. Premessa doverosa, trattasi di un mini bilancio relativo ai primi 6 giorni, effettuato da chi risiede in centro storico, all’inizio di via Francesco Crispi e dunque è osservatore privilegiato di quell’arteria stradale e del traffico che la invade. Anzi, devo evidenziare che il traffico è stato più snello e fluido; che in tutta la zona è risultato più agevole trovare parcheggio nelle ore di punta, una piacevole ed inaspettata sensazione di ordine e fruibilità. I lettori più attenti obietteranno che ancora non sono iniziate le scuole, ma anche in questo caso prima di fasciarci la testa ed intonare i canti funebri aspettiamo di vedere cosa accade.
Ad onor del vero, qualche piccolo ingorgo si è verificato, ma non è stato causato dal traffico, ma piuttosto da quegli automobilisti che per senso civico ed educazione stradale, hanno mostrato una civiltà stradale proporzionale alla simpatica umanità di Attila o Gengis Khan. Alcune foto mostrano codesti piloti, che non hanno esitato a mandare, seppur per pochi minuti in tilt il traffico, posteggiando nei punti nevralgici quali ad esempio l’inizio di via Crispi; le foto mostrano questi artisti del parcheggio. Tolta l’inciviltà di alcuni, la chiusura di corso Vittorio Emanuele non ha causato l’estinzione della città. La sera in piazza, seppur timidamente ma progressivamente, si vedono coraggiosi nisseni che iniziano a passeggiare ed a partecipare alle serate organizzate dall’amministrazione. Il picco di “auditel” è stato raggiunto per la Notte Gialla e poi il trend è proseguito.