CALTANISSETTA – I volontari del WWF di Caltanissetta non vanno in vacanza e sono sempre in prima linea a difesa della fauna: in queste settimane estive le Guardie ambientali e zoofile del WWF sono intervenute per dare riscontro a numerose segnalazioni di cittadini che hanno rinvenuto animali selvatici in difficoltà. A San Cataldo e Caltanissetta sono state recuperate due Testuggini palustri: una era visibilmente ferita, l’altra era stata probabilmente detenuta illegalmente da un privato che poi ha deciso di “disfarsene” abbandonandola in un giardino. Visto il buono stato di salute, il rettile è stato immediatamente liberato presso la Riserva naturale di “Monte Capodarso e Valle dell’Imera”, grazie alla collaborazione dell’Ente gestore “Italia Nostra” e dell’operatoredott. Giacinto Milazzo. L’altra tartaruga, invece, è stata dapprima curata dai veterinaridott. Gianluca Deli e dott. Calogero Piscopo, poi è stata condotta presso il Centro Recupero Fauna Selvatica LIPU di Enna, ove verrà custodita fino al termine della convalescenza.
Nei giorni scorsi, inoltre, le Guardie WWF sono intervenute a seguito di una segnalazione relativa da un bellissimo esemplare di Gufo comune (che, a differenza del nome, è abbastanza raro dalle nostre parti) rimasto “imprigionato” dentro un capannone di una ditta della zona industriale nissena, dove si era spontaneamente introdotto ma senza poi trovare la via di fuga. Qui, grazie alla premurosa collaborazione dei titolari dell’azienda, ifratelli La Rocca, e dei loro dipendenti, il rapace è stato prelevato e, constatate le ottime condizioni di salute, è stato prontamente rimesso in libertà.
Il periodo estivo è anche quello di riproduzione di molte specie di uccelli urbani, ed infatti è stata chiesta la collaborazione dei volontari del WWF anche per soccorrere alcuni nidiacei che avevano prematuramente abbandonato i nidi. Si tratta di un passerotto ed alcuni Rondoni, trovati per strada da alcuni cittadini particolarmente sensibili. Il personale del WWF di Caltanissetta li ha nutriti ed assistiti per alcuni giorni fino al loro involo.
“Quello del recupero e della cura di animali selvatici in difficoltà è un lavoro particolarmente gravoso che ricade per intero sui volontari – dichiara anche Ennio Bonfanti, coordinatore del Nucleo Provinciale Vigilanza WWF – che mettono a disposizione non solo il proprio tempo ed esperienza, ma anche le proprie risorse economiche (dal carburante all’automobile, dal cibo all’attrezzatura) pur di aiutare la natura e gli animali. Non sempre gli organi pubblici cui compete questo servizio, infatti, sono prontamente disponibili e solerti nell’aiutare quei cittadini che si imbattono in un animale ferito”.
Il WWF ricorda che tutta la fauna selvatica è riconosciuta “patrimonio indisponibile dello Stato” e la Regione Siciliana ha il compito di tutelarla nell’interesse della comunità nazionale ed internazionale. Chiunque rinvenga animali selvatici – feriti o in difficoltà – deve rivolgersi ad una delle seguenti strutture: la Ripartizione Faunistico Venatoria dell’Assessorato regionale Agricoltura (tel. 0934.597288), i Distaccamento del Corpo Forestale della Regione (tel. 1515) o direttamente il Centro di Recupero o di Primo Soccorso della fauna selvatica più vicino (recapiti sul sito www.recuperoselvatici.it). Tutti gli animali selvatici, in quanto tali, sono protetti dalla legge per cui è vietato impossessarsene e detenerli a qualsiasi titolo; chiunque trovi un animale ferito e decida di tenerlo anziché consegnarlo ai competenti Organi, è passibile di pesanti sanzioni penali. Per questo, quando si decide di adoperarsi per il soccorso di un animale, è buona norma rivolgersi subito a centri recupero specializzati oppure, se si è impossibilitati a spostarsi dalla propria abitazione, contattare un’associazione che si occupa di primo soccorso di animali feriti. La Legge 11 febbraio 1992 n. 157 vieta la detenzione da parte di privati di fauna selvatica italiana; si ammette una detenzione fino a 24 ore di esemplari bisognosi di cure veterinarie e quindi è possibile portare presso la propria abitazione un animale selvatico solo in attesa di trovare una sistemazione adeguata all’animale, presso personale specializzato e autorizzato. Anche la detenzione di molte specie alloctone ed esotiche (iguane, testuggini, pappagalli, ecc.) è regolata dalla normativa chiamata “CITES”. Meglio perciò documentarsi subito sullo status legale dell’animale, per non rischiare di incorrere in pesanti sanzioni.
Chi fosse interessato ad aiutare il WWF in queste attività di tutela della fauna o desiderasse ricevere maggiori informazioni sulle Guardie volontarie del WWF, può contattare l’Associazione via e-mail caltanissetta@wwf.it; è attivo anche un profilo Facebook al nome “WWF Caltanissetta” e chiunque può segnalare e denunciare fatti e situazioni che costituiscono illeciti in danno della fauna e dell’ambiente.