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“Vorrei Esser Me” approda a Roma alla Summer School sui diritti dell’adolescenza. In scena i ragazzi del IPM di Caltanissetta e del liceo “R. Settimo”

Redazione

“Vorrei Esser Me” approda a Roma alla Summer School sui diritti dell’adolescenza. In scena i ragazzi del IPM di Caltanissetta e del liceo “R. Settimo”

Ven, 11/07/2014 - 19:56

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vorrei-essere-me-copertinaCALTANISSETTA – Dal  14 al 18 luglio si terrà a Roma presso l’Istituto Centrale di Formazione del Dipartimento Giustizia Minorile, la terza edizione della Summer School. La manifestazione nazionale ha come tema: generazioni in ricerca nella città. Culture e luoghi dell’immaginario.

Alla Summer School 2014 verranno presentati durante la settimana i migliori lavori realizzati dagli adolescenti in Italia: cento ragazzi di vari territori si sono fatti ricercatori dei propri luoghi d’incontro nelle città e delle culture che si producono. Saranno presentati reportage fotografici, video, fumetti oltre a rappresentazioni legate alle culture dell’Hip-hop, rap, graffiti e breakdance.

Cira Stefanelli , Dirigente dell’Istituto di Formazione di Roma ha voluto fortemente che all’interno della manifestazione venisse inserito lo spettacolo teatrale “Vorrei Esser Me” grazie alla sollecitazione del Direttore dell’IPM Nuccia Miccichè che ha promosso l’iniziativa  a livello nazionale.

Il programma prevede proprio nella serata inaugurale del Summer School la messa in scena dello spettacolo.

La particolarità dell’evento-spettacolo “Vorrei esser me” scritto e diretto da Stefania Zigarella, sta nella capacità di far recitare sullo stesso palco, liceali e minori detenuti. Si tratta, infatti, della tappa di un coraggioso progetto realizzato  grazie a un partenariato stipulato, già lo scorso anno, tra il liceo Ruggero Settimo, impegnato in vari percorsi di Educazione alla legalità e l’IPM di Caltanissetta, una struttura nella quale trova concreta attuazione il dettato costituzionale, perché qui, grazie al vivo impegno degli operatori, la pena tende  davvero “alla rieducazione del condannato”. Lo spettacolo racconta, con toni ora seri ora scanzonati, le emozioni, le paure e le gioie dei giovani di oggi, la faticosa ricerca della propria vera identità, il dialogo spesso difficile con gli adulti e con i coetanei.    Uno spettacolo per vincere i pregiudizi e gli stereotipi sul carcere che spesso albergano nella mente di alcuni ragazzi, uno spettacolo per permettere ad altri ragazzi di sentire un’adrenalina uguale per intensità ma del tutto diversa per motivazione ed obiettivi a quella sentita, quando commettevano reati.

Le tappe di Caltanissetta, Acireale e Palermo confermano, ancora una volta, la qualità del lavoro portato avanti dalla regista Stefania Zigarella che insieme alla Direttrice Nuccia Miccichè, agli educatori, al responsabile dell’ufficio educatori Vincenzo Indorato, stanno trasferendo modelli di buone prassi d’integrazione tra pubblico e privato non solo in ambito locale.

 La Direzione dell’Istituto penale minorile di Caltanissetta visti i risultati raggiunti, sta promuovendo nuove iniziate volte a far conoscere questo virtuoso modello d’integrazione.  L’auspicio che il nostro territorio, possa comprendere la bontà di tale lavoro, sostenendo l’iniziativa che ad oggi viene promossa solo grazie alla buona volontà di tutti i partner che con abnegazione e impegno credono nella valorizzazione dei nostri giovani talenti.

Un ringraziamento particolare va ai ragazzi che partecipano allo spettacolo, più di venti tra: liceali, ospiti dell’IPM e alcuni attori della compagnia di Stefania Zigarella “Salto nel Vuoto” che nonostante il periodo estivo stanno dimostrando attraverso le continue prove, attaccamento, professionalità e grande passione per il teatro.