Per la prima volta un presidente del consiglio donna: eletta Leyla Montagnino

imageCALTANISSETTA – E’ Leyla Montagnino il presidente del consiglio comunale di Caltanissetta. Eletta con 13 voti nel corso di una seduta estremante tribolata. La maggioranza non compatta su un nome sul quale convergere a seconda votazione in parte è uscita dopo aver chiesto una sospensione nello specifico tutto il gruppo dell’Udc non accortosi probabilmente che la seconda votazione era già in itinere si è spostato nella stanza adiacente l’aula consiliare, a pena di impossibità di rientrare. Infatti il presidente pro tempore non ha impedito al gruppo di rientrare nuovamente perchè la votazione era già in corso due le schede ģià presenti nell’urna al momento dell’uscita. Scene di giubilo alla proclamazione della consigliera del Pd già capo gruppo nella scorsa legislatura. Pensavamo di non vedere più giochi d’aula durante questa legislatura che comunque non parte sotto i migliori auspici. Urla, grida , con un pubblico estremamente partecipe che ha urlato secondo copione come nelle migliori opere liriche dal loggione.

“Saro’ il presidente di tutti, la compagna di percorso di ogni consiliere-ha dichiarato appena insediata-.”  Visibilmente commossa ha inoltre ringraziato il marito . ” Anche se non è miss Italia voglio ringraziare mio marito che mi è sempre stato vicino nel mio impegno politico.” La presidente Montagnino nel suo discorso di insediamento ha subito messo i puntini sulle i , decurtare gli stipendi di consiglieri e presidente, procedere alla nomina dei capi gruppo e la costituzione delle commissioni. Un pensiero è stato rivolto ai dipendenti comunali motore della macchina amministrativa. Tra le note di costume un voto andato ad Alex Del Piero da parte di qualche nostalgico. Non si chiude senza strascichi quest’elezione da domani comincia la resa dei conti,  che potrebbe anche incidere sulla stabilità del governo della città.

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  • Ieri sera nella speranza, di presenziare finalmente ad una nuova stagione politica, confortato (dal programma sbandierato durante la campagna elettorale dalla coalizione ( Polo Civico UDC e PD) in cui credevo, fiducioso, mi reco presso l’aula consiliare per assistere alla proclamazione del presidente del consiglio comunale, 2ª carica istituzionale della Città.
    Purtroppo con grande delusione, sono testimone incolpevole di una seduta piuttosto tribolata, si ritorna al passato, appena iniziati i lavori un consigliere della maggioranza chiede la sospensione di trenta minuti che viene condivisa a maggioranza, e qui come negli anni scorsi, non rispettando il numeroso pubblico presente, la interruzione si protrae per oltre 90 minuti. Ritornati i consiglieri in aula, prima di passare alla votazione, individuo con rammarico i soliti sporchi giochi della politica più becera (la sporca politica che ha creato il 50% di astensionismo), negli interventi prima del voto, viene unanimemente apprezzato dal pubblico presente, l’appello “alla responsabilità” del consigliere Salvatore Licata. Esauriti i discorsi, assisto impotente e sconcertato assieme al pubblico ad una sorta di braccio di ferro che aleggia nell’aria tra PD, Polo Civico e UDC. , alla prima votazione nulla di fatto, schede Bianche 5, Calafato, 6 voti, si evince che UDC. ha votato all’unanimità , altrettanto officina politica con Favata, 3 voti
    Alla seconda votazione, quanto bastava la “maggioranza semplice”, sei consiglieri dell’UDC danno vita ad una sconcertante caduta di stile, cercano con arroganza e ostinazione di fare mancare il numero legale per rinviare la elezione, un maldestro tentativo che si è rivelato un goffa e impacciata autorete, coloro i quali sostenevano la candidatura del Consigliere Calafato si allontanano mentre è in corso la votazione, a questo punto il dado è tratto, con libidinosa e personale soddisfazione assisto con gioia al consumo del dramma, l’intero gruppo dirigente dell’UDC, presente anche il deputato Regionale Gianluca Miccichè, esce sconfitto avendo puntato ostinatamente su Salvatore Calafato persona che ha pagato il “tradimento” politico perpetrato contro Michele Campisi. Consumata la tragedia assisto ad un fuori programma interprete principale una Consigliera, tra le più volgari, si sentono urla, grida, con un pubblico estremamente allibito e perplesso. Il fuori spettacolo portato avanti con notevole grettezza, da una consigliera oggi eletta nelle liste UDC. cinque anni fa invece eletta nelle liste di Forza Italia, dopo pochi mesi, passata all’opposizione, seduta nello scanno di sinistra, in tutte le riunioni del consiglio comunale sostenuta dai consiglieri Tricoli e Fiaccabrino e ogni tanto dal consigliere Favata oggi seduto negli scanni della destra, chiedeva con veemenza le dimissioni dell’allora Assessore Calafato accusandolo di “Manifesta incapacità Amministrativa” (in effetti non ha mai brillato molto) , oggi, come cambia il destino, per motivi di spudorata opportunità, trovandosi come per incanto nello stesso movimento politico UDC, dopo avere ricevuto ospitalità in tutti i partiti, si trova ad essere la più grande sostenitrice del Dott. Calafato, alla faccia della “Coerenza” .
    Dopo essere stato spettatore di questi indegni spettacoli, mi sento frastornato, tradito e sfiduciato. ma sempre convinto che la politica si deve sfruttare per scelte sul bene comune, sui contenuti, sui progetti e soprattutto deve essere sganciata della scelta in termini di vantaggi individuali.
    La delusione è stata ripagata dal successo ottenuto dalla dottoressa Montagnino, donna di forte e indiscusso temperamento, persona sensibile, discreta entusiasta e innamorata della politica, (buon sangue non mente) quella politica che io sogno, intesa nel senso più positivo del termine. A lei vanno i miei più sinceri auguri di buon lavoro.
    Altresì, apprezzo il comportamento del Polo Civico e del PD che non si sono fatti asfaltare dagli inaffidabili giochi di potere portati avanti dal partito di CUFFARO. Alla luce di questi spiacevoli avvenimenti poco divertenti, avvenuti in consiglio comunale, individuata la profonda spaccatura dei gruppi di maggioranza e poiché la prevalenza numerica non è riuscita ad auto-determinarsi e a trovare una sintesi e preso atto che non c’è una condivisione di progetti e percorsi, è opportuno prendere una posizione, invito Il Sindaco Giovanni Ruvolo a dare un segnale forte alla città facendo necessariamente da subito una attenta verifica di maggioranza, perché gli interessi generali e sovrani della città non possono soggiacere agli interessi di singole liste, o gruppi di partiti. Caro Sindaco bisogna convincersi di remare tutti dalla stessa parte, senza se e senza ma. I nisseni esigono risposte concrete alle esigenze della nostra città rispettando gli impegni presi con i nostri concittadini.
    Auguro e invito tutti i Consiglieri neo eletti, di maggioranza e opposizione, buon lavoro, convinto che siamo ancora in tempo per il conseguimento di tutti i traguardi programmati per il bene della nostra Comunità.
    Spero che ciascuno nel proprio ruolo, a prescindere dal partito politico in cui milita, ed in qualunque Istituzione sia impegnato, faccia al meglio la sua parte, nell’interesse esclusivo della città. Se ci muove questo spirito e non quello di rivalsa personale e di pregiudiziale contrapposizione non abbiamo avversari. Nostri avversari sono l’ignoranza, l’illegalità diffusa, la disoccupazione ed il disagio sociale che insieme, sia pure da fronti diversi, continueremo a combattere.

  • questo vittimismo non va bene, piuttosto come cittadini diamoci da fare affinché,ci sia un vero cambiamento facciamolo per noi stessi .giovani,piccoli ed anziani

  • Finitela di lamentarvi.La sinistra ancora una volta ha dimostrato di avere rispetto per la parità di genere, a differenza della destra maschilista che ha boicottato le donne candidate in lista e pensa solo al bunga bunga. Adesso dovete pensare a contrastare la disoccupazione femminile anche sul nostro territorio.Continuate così!

  • Come Volevasi Dimostrare il gattopardo non muore mai! Il "cardinale" deus ex machina...
    Alla faccia del prof. Ruvolo che come Keanu Reeves in "L'avvocato del diavolo" ammaliato da successi inaspettati si ritrova a fari i conti con persone e personaggi che non sa, non vuole ma sopratutto non può né gestire né controllare ma ai quali deve solo obbedire.
    La Montagnino è come nominare Barbara Berlusconi presidente del consiglio, con le debite proporzioni: il nuovo che avanza, d'altro canto se alla FIGC vogliono nominare uno di 71 anni, si capisce che il virus è maledettamente nazionale...
    Ruvolo, Ruvolo sei entrato in un meccanismo più grande di te ma fai ancora in tempo a tramutarti in Faust invece che in un povero diavolo...
    D'altro canto non detto che a molti nisseni, visti i voti, non vada bene così...
    Ad maiora, ma ormai non ci credo più...

  • alla faccia del rinnovamento, il nuovo che avanza. praticamente sempre la stessa gente nella stanza dei bottoni. capisco l'importanza della sedia, fino ad adesso male gestita, ma una faccia nuova ogni tanto anche x dimostrare che veramente si ha voglia di cambiare . mi chiedo ma siamo passati dalla padella alla brace? purtroppo si.

  • E si caro Napoli hai ragione. Purtroppo quando fai "un'impastatata" di partiti , prima o poi ti chiedono il conto. Nel comune limitrofo il Sindaco da solo sta facendo molto bene. I nisseni non hanno capito niente , il coctail di partiti non paga piu' la cittadinanza. (ognuno vuole la sua parte di governo) . Non si pensa ai bisogni della gente ma alle proprie tasche. Nelle ultime elezioni il popolo nisseno ha avuto la possibilità di votare un solo sindaco senza partiti. E non l'ha accettato. Adesso caro popolo di "maonza" adattati. Non piangete. Fra cinque anni (forse) meditate di piu'...!!!

  • Parte malissimo questo governo x la citta, non perché la montagnino non sia degna o perché non e' stato eletto il dott. Calafato, parte malissimo perché dopo 20 giorni dall insediamento ci si dimentica che si e'condiviso un progetto che si e' sbandierato il cambiamento ma di fatto si rimane ancorati alle vecchie logiche di partito . L udc doveva fare un passo indietro visto che ha già dentro 2 assesorati , il PD doveva fare in altro nome perché di rinnovamento proprio il cognome montagnino non sa per niente,( siamo tra quello di padre in figlia senza qualità, secondo me, vedi cardinale, o di fratello a sorella vedi cancelliere) . Inoltre il buon falci in quota PD ha 10 deleghe e mi sembra già esausto. Nessuno fa passi indietro e il risultato e' quello visto ieri sera in sala consiliare, con mortificanti interventi e il fuggi fuggi dalla peste x non dividere la vittoria della anziana PD ,oggi presidente del consiglio. Credo che questa amministrazione dura poco, ora 6 passeranno all opposizione e quindi maggioranza niente. Insomma a nella mente sei politici non si ha voglia di cambiare , sempre legati al vecchi sistema,a voglia di frisare il buon ruvolo partecipa, partecipata , senza sedie non si canta messa. Senza poltrone mi dimentico delle belle parole della campagna elettorale. Poveri nisseni.

    • questo vittimismo non va bene,piuttosto come cittadini diamoci da fare affinché si realizzi un vero cambiamento

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