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Eni: Pagano (Ncd), bio raffinazione non e’ soluzione per Gela

Redazione

Eni: Pagano (Ncd), bio raffinazione non e’ soluzione per Gela

Sab, 19/07/2014 - 21:36

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PaganoCALTANISSETTA  – “La soluzione alla crisi della raffinazione a Gela e di tutto il sistema raffinazione Eni non puo’ coincidere con la bio raffinazione”. A dirlo il deputato del Nuovo Centrodestra Alessandro Pagano. “Convertire lo stabilimento Eni di Gela in bio raffineria – spiega – significherebbe, infatti, da un lato dimezzare i dipendenti e l’indotto, dall’altro creare tutti i presupposti perche’ questa raffineria non giochi piu’ in squadra con le altre raffinerie Eni, indebolendole ulteriormente. I tecnici – aggiunge – confermano che a Sannazzaro l’impianto EST sta funzionando bene e che potrebbe essere la soluzione ottimale. La seconda bio raffineria potrebbe essere realizzata a Livorno, anch’essa condannata a chiusura, continuando cosi’ a lavorare”. “Appare quanto mai indispensabile oggi – sottolinea – fare quadrato su questi grandi progetti di innovazione per rilanciare la raffinazione e dare al nostro Paese un ruolo di leader a livello mondiale. Attualmente Eni investe in quattro anni 40 miliardi di euro ed uno solo nella raffinazione. E i risultati, pessimi, di questa strategia industriale sono sotto gli occhi di tutti. Occorre chiedersi cosa accadrebbe se ne investisse due. A questo punto, e’ del tutto ragionevole pensare che l’opposizione alla raffinazione sia di ordine ideologico e dovuto ad un management incapace e senza visione industriale”. “Dobbiamo dunque intervenire – conclude Pagano – per evitare che la concorrenza si appropri del nostro know how e ci preceda. In altre parole, serve un grande gioco di squadra a livello politico e sindacale che il nostro ‘azionista di maggioranza’ dovra’ mettere in atto se non vorra’ deindustrializzare il Paese condannandolo all’esclusione da questo importante patrimonio tecnologico”.