CALTANISSETTA – “Alea iacta est”. ” Il dado è tratto” disse Giulio Cesare varcando il Rubicone, forse il paragone risulta improprio, un pò forzato, se l’argomento di cui si scrive è il consiglio comunale e nello specifico la composizione delle commissioni consiliari. Organismi che se da un lato poco hanno a che vedere con la democrazia diretta, dall’altro invece attestano i giochi di forza e di potere dei singoli partiti che compongono il civico consesso. Non senza faide interne e baruffe di vario genere sono state costituite, con tanto di presidenze votate da tutti i componenti. Una sorta di manuale Cencelli applicato pedissequamente fino allo sfinimento, tra telefonate con i segretari dei partiti estenuanti e continue e accordi al caminetto non tutti rispettati. Dalla composizione chi sà leggere la politica comprende all’istante il medoto utilizzato per la sparizione. Equità è il dettato dello statuto del comune che regola le sette commissioni, infatti ad esempio è previsto che la presidenza della VII vada assegnata all’opposizione, cosa che è accaduta. Il pomeriggio dei lunghi coltelli questo ha partorito: I commissione Affari Istituzionali presidente Salvatore Licata(Polo Civico) vice presidente Giovanni Magrì(M5S). II commissione Urbanistica, presidente Adriana Ricotta (Udc) vice presidente Antonio Favata (Officine Politiche). III commissione Territorio e Ambiente, presidente Giuseppe Mazza(Cambiare Cl) vice presidente Walter Dorato (Officine Politiche).IV commissione Bilancio Finanze e Tributi, presidente Carlo Campione(Polo Civico) vice presidente Valeria Alaimo(M5S) . V commissione Politiche Giovanili e Solidarietà Sociale, presidente Manuela Margherita (PD) vice presidente Gianluca Bruzzaniti (Officine Politiche). VI commissione Sanità presidente Rita Daniele (Udc) vice presidente Rino Bellavia(Ncd) . VII commissione Trasparenza presidente Gianluca Bruzzaniti vice presidente Annalisa Petitto (PD).