Cala il potere d’acquisto delle famiglie che, secondo l’Istat, nel primo trimestre dell’anno e’ diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dello 0,2% rispetto al primo trimestre del 2013. Intanto oggi vigilia dei saldi estivi, le associazioni di categoria fanno le prime previsioni di spesa: per Confcommercio, il valore totale dei saldi ammonta quest’anno a 3,7 mld (contro i 3,6 mld del 2013) mentre il numero delle famiglie che acquista in saldo sara’ di 15,4 (15,7 mln nel 2013). Una famiglia media ha speso nel 2013 229 milioni per l’acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in saldo mentre quest’anno ne spendera’ 237 mln. Si tratta di un valore medio, pro capite, di 100 euro, praticamente lo stesso livello del 2013. “Ci auguriamo – afferma Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia e vicepresidente di Confcommercio – che il bonus di 80 euro, di cui hanno beneficiato 10 milioni di italiani, contribuisca a dare una scossa ai consumi di abbigliamento, calzature, pelletteria, accessori, tessile per la casa ed articoli sportivi”.
Sul fronte dei conti pubblici, arriva una buona notizia.
Sempre nel primo trimestre, migliora il deficit/pil: secondo i dati Istat, si e’ attestato al 6,6% contro il 7,3% del I trimestre 2013. Anche la pressione fiscale sembra attenuarsi nei primi tre mesi dell’anno, visto che e’ stata pari al 38,5%, risultando inferiore di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.