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Rapinatore seriale a Caltanissetta, a segno numerosi colpi: in manette giovane pluripregiudicato nisseno

Robin Hood

Rapinatore seriale a Caltanissetta, a segno numerosi colpi: in manette giovane pluripregiudicato nisseno

Gio, 05/06/2014 - 16:49

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CAMMILLERI Pietro nato cl 28041995CALTANISSETTA – La Polizia di Stato ha tratto in arresto il diciannovenne pluripregiudicato Pietro Cammilleri, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. di Caltanissetta Francesco Lauricella, su richiesta del P.M. Santi Condorelli. Le manette sono scattate ai polsi del giovane che, grazie alle indagini svolte dagli uomini dell’Antirapina della Squadra Mobile nissena diretta dalla Dr.ssa Marzia Giustolisi, è stato ritenuto responsabile di una rapina aggravata in abitazione e di un altro furto in abitazione commesso di notte.

La prima ricostruzione investigativa ha identificato nell’arrestato, il protagonista della rapina compiuta ai danni di una donna straniera, residente nel rione Provvidenza, il 10 marzo di quest’anno. Il manigoldo, dopo aver bussato alla porta della vittima, si era repentinamente introdotto nella residenza della donna: l’aveva bloccata, colpita alla nuca con violenza e rapinata; bottino un notebook ed una chiavetta usb per il collegamento ad internet. La vittima ha riconosciuto il rapinatore in foto, durante i successivi accertamenti svolti dalle forze dell’ordine.

Lo stesso uomo, appena due settimane dopo, cioè il 24 marzo, in via Mazzini ha rapinato un nigeriano. Il criminale, dopo aver forzato il portone d’ingresso, si era introdotto nel vano abitativo ed aveva depredato 200 euro, il corrispettivo dell’affitto che da li a poco il rapinato avrebbe dovuto versare al padrone di casa.

Non conosce sosta l’attivita criminosa di Cammilleri che ci ha riprovato il 13 maggio; questa volta l’obiettivo una villetta in via Rochester, residenza di un’anziana signora: bottino, soldi ed oggetti di valore. In particolare, la donna,  mentre dormiva in camera da letto, veniva svegliata dal bagliore di una lampada tascabile. Colta dal panico, accendeva la luce e vedeva un giovane dinanzi la porta della sua stanza. Subito si metteva a gridare, e quella reazione dettata dal terrore riusciva a mettere in fuga il ladro. La vittima appena riusciva a riprendersi dallo spavento, nonostante accusasse qualche malore, si recava in cucina e constatava che il ladro aveva rubato dalla sua borsa la somma di quaranta euro in contanti ed una carta banco posta. Inoltre, venivano asportati dalla stessa stanza un paio di orecchini, tre anelli e sette/otto penne stilografiche.

La vittima, giunta negli Uffici della Mobile, dopo essere stata rassicurata e fatta rasserenare, ricostruiva le fasi salienti del furto, fornendo anche lei preziosi elementi investigativi, descrivendo il ladro alto, snello e dagli occhi chiari, che portavano anche in questo caso indiscutibilmente al CAMMILLERI Pietro, riconoscendo alla fine dalle foto segnaletiche il predetto come l’autore del furto notturno, non lasciando più alcun dubbio sulla reità dello stesso.

 Lo stesso CAMMILLERI Pietro non era nuovo alla commissione della rapine in danno di persone indifese, ed infatti, in data 30 giugno 2012 era stato arrestato nella flagranza del reato di rapina aggravata in danno di un donna ottantenne, alla quale strappava dal collo di una collana in oro, dopo averla fatta rovinare per terra e causandole lesioni. Anche in quel caso la vittima aveva riconosciuto il CAMMMILLERI Pietro come il suo aguzzino.

 A seguito di tutti gli elementi investigativi raccolti, arrivava la risposta della giustizia, nel pomeriggio di giovedì 5 maggio, le serrate e tempestive indagini dell’Antirapina nissena sono servite a configurare l’emissione della misura cautelare in carcere, con la quale al Cammilleri sono stati addebitati i fatti sopra narrati.

La misura veniva immediatamente eseguita dagli uomini dell’Antirapina, i quali dopo aver avviato le ricerche rintracciavano il criminale e lo traducevano in carcere a disposizione dell’A.G. emittente.

L’arrestato è difeso dall’avvocato Valentina Dimaio del Foro di Caltanissetta.