In primis Caltanissetta col 60% di assenteismo al secondo turno ha dimostrato di essere lontana dalla politica, e su questo dato si devono concentrare le forze di tutti coloro che sono attori ,o vorranno esserlo, del teatro politico nisseno, bisogna fare in modo che i cittadini ricomincino a credere nella politica ma soprattutto in chi la fa.
Il secondo dato importante emerge dai risultati delle liste civiche di Ruvolo e ancor più dall’affermazione di Michele Giarratana, sostenuto solo ed esclusivamente da liste civiche, il quale ha ottenuto 8000 voti finali, ma anche da Gioacchino Lo Verme, da ciò si rileva come il civismo è apprezzato ma non sufficiente per vincere una competizione elettorale.
Il solco tracciato dalla vittoria di Ruvolo in tal senso è determinante, un modello da seguire è la collaborazione tra i partiti tradizionali e le forze della società civile, un modello che può rivelarsi vincente anche in futuro ma solo se le scelte verranno condivise e non imposte dall’alto.
La gestione del centrodestra ,soprattutto, non dovrà più essere padronale e dovrà necessariamente andare incontro a un ricambio generazionale vero, facendo tesoro delle esperienze acquisite dai molti giovani che in questi anni ci hanno messo il cuore e la faccia.
Quanto al centrosinistra, grazie a Renzi è iniziato un processo di svecchiamento che ha dato i suoi frutti, il PD insieme all’ UDC, primo partito del capoluogo e quindi determinante, hanno fatto si che Ruvolo sia oggi il primo cittadino, a lui vanno i miei migliori auguri per il lavoro che lo aspetta;Caltanissetta è a un punto di non ritorno, per tal ragione credo sia necessario, oggi più che mai, essere uniti, a prescindere dalle appartenenze politico-partitiche, e ognuno col proprio ruolo, nel perseguimento di un obiettivo comune che è un rilancio vero della città che non rimanga solo nelle parole ma che si concretizzi nei fatti nel più breve tempo possibile, mi auguro che riesca ad essere autorevole e determinato viste le insidie, di vario carattere, che il percorso presenterà da qui a fine legislatura.
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Caro Simone,
da sempre tra le idee regolative della buona politica ci sono quella di partecipazione, cooperazione e sinergia: speriamo che le forze giovani della Città si muovano in sinergia per dire e fare qualcosa di nuovo, senza lasciarsi rubare la speranza da chi ha già fatto, a volte molto e bene e a volte poco e male...
Se i giovani nisseni con una idea buona di politica sapranno collaborare con eleganza, con scaltrezza e rapidità, forse potranno preparare il terreno ai ragazzi che già li anticipano nell'impegno politico. Speriamo che i più adulti sappiano mettere il loro impegno per facilitare il cambiamento virtuoso della pratica politica, con senso di responsabilità e con la prudenza del fare, far fare e lasciar fare chi ha in mano le speranze di molti giovani e di molte povere famiglie della nostra Città... per non parlare della triste piaga della prostituzione, che affligge soprattutto le giovani donne straniere, povere di cure e attenzioni veramente umane