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Confindustria, giovani imprenditori nisseni: “Ecco il piano di rilancio in 5 mosse”

Redazione

Confindustria, giovani imprenditori nisseni: “Ecco il piano di rilancio in 5 mosse”

Sab, 28/06/2014 - 18:26

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Angelo Agliata, presidente del gruppo giovani imprenditori di Caltanissetta

Angelo Agliata, presidente del gruppo giovani imprenditori di Caltanissetta

CALTANISSETTA – Un piano per il rilancio di imprese e territorio in cinque mosse. Ad elaborarlo è stato il Gruppo giovani imprenditori di Caltanissetta che fa parte di Confindustria Centro Sicilia. Il documento programmatico sarà adesso inviato al Governo targato Rosario Crocetta. Al suo interno una serie di proposte sulle iniziative economiche e finanziarie da attuare nel breve periodo. ”Le nostre imprese possono crescere e continuare a resistere agli effetti devastanti della crisi – dice Angelo Agliata, presidente del Gruppo giovani imprenditori di Caltanissetta – soltanto se vengono poste in essere strategie ed azioni di sviluppo che consentano all’intero sistema economico di trarre benefici e nuove forze”. “Abbiamo voluto concentrare il nostro impegno sull’ideazione di un documento programmatico, che sarà inviato a stretto giro al Governo regionale”. Il Gruppo giovani imprenditori di Caltanissetta ha costituito al proprio interno una Commissione con il compito di ideare nuove strategie economico-finanziarie da tradursi in azioni concrete da proporre al Governo regionale. 

La Commissione, composta dai Giovani imprenditori, ha elaborato, così, il documento dal titolo ”Misure a sostegno dell’economia territoriale”. Cinque le linee di intervento a sostegno delle imprese: l’istituzione di un Fondo di rotazione per le Pmi che supporti le operazioni di ricapitalizzazione, consolidamento delle passività e riequilibrio finanziario aziendale; le operazioni di rinegoziazione dei termini per il rientro debiti delle Pmi sempre attraverso il medesimo Fondo di rotazione. Ancora, i Giovani imprenditori chiedono la creazione di un Fondo di garanzia per far fronte ai debiti previdenziali e la promozione delle reti di impresa, mediante contributi a fondo perduto (nella misura massima del 40%) per progetti innovativi e di sviluppo. Infine la creazione di un Fondo dedicato ad interventi nel capitale di rischio delle Pmi siciliane.