Toh chi si rivede! Non ne avevamo notizia da circa 18 anni quando, promettente consigliere comunale del Patto per la Città (la storia si ripete? oggi il pasticcio è”eticosolidalesostenibilepartecipativocivicodialogante”), fece in consiglio, l’unico intervento conosciuto a memoria d’uomo: sostenne una menzogna clamorosa per circa tre minuti trascorsi i quali, senza attendere risposta, si accasciò in preda ad un malore che deve averGli stroncato la spigliatezza dialettica per più di tre lustri. E invece, rieccolo: Ferdinando Rovello: Il filosofo in pensione che ammannisce patenti di perbenismo e di capacità amministrative a destra e a manca (più a manca che a destra) ricorrendo al sillogismo aristotelico. Nel suo possente ragionamento, il “Nostro”, non si accorge che la seconda premessa non è per niente vera (e lo ammette lui stesso nel prosieguo) e dunque non è vera la conclusione. Ma che razza di ragionamento è se non dimostra, anzi nega la veridicità delle premesse? Che i partiti UDC e PD (brutti e cattivi come dice lo stesso “filosofo”) siano dentro l’ “agglomeratoruvolo” è un dato di fatto, basta vedere i simboli; ricorda il nostro filosofo? lo scudo crociato.. la P e la D verdi rosse…. E arriva a dirlo Lui stesso nel suo “pistolotto”; ma il fatto che PD e UDC siano sinceri nel sostenere che “nulla avranno a che pretendere” lo crede soltanto Lui,.. Ferdinando. Tutti sanno che per la spartizione degli assessorati nell”agglomeratoruvolo” c’è stata la notte dei lunghi coltelli con liti e veti, e alla fine è uscito un assessore all’ambiente del PD e altri assessori di area PD e UDC; la stessa nomina di più di un assessore valido ma autonomo, è stata esplicitamente vietata dal PD). Con queste vere e dimostrabili premesse (a richiesta nomi, fatti, circostanze) provi il nostro “Aristotele” arrivare alla stessa conclusione. Singolare poi il fatto che il “Nostro”, dimentichi di essere un filosofo e si perda in una apodittica apologia da manifestino elettorale, sperticandosi in lodi gratuite per il suo candidato. Non ci meraviglia invece che il “Nostro”, nella lunga predica, non citi, come se fossero improvvisamente scomparsi nel nulla, sostenitori di peso dell’ “agglomeratoruvolo” come Crocetta e Miccichè (che ci stanno portando via il Capoluogo) e altri minori, maneggioni, personaggi locali. I nisseni sanno esattamente chi sono i veri scorretti e di più, quelli che da quindici anni hanno iniziato a “demolire” la nostra Città portandola sull’orlo del baratro.
Caltanissetta Protagonista