PALERMO – Rilasciata nei tempi indicati l’Aia (Autorizzazione integrata ambientale) ai sei impianti siciliani per i quali il Consiglio dei ministri del 13 giugno scorso, su proposta del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, aveva deliberato di diffidare la Regione siciliana, richiedendole la definizione dei provvedimenti di conclusione degli iter autorizzativi entro il 24 giugno. Gli stabilimenti, per i quali era stata contestata all’Italia la mancata attuazione della sentenza della Corte di Giustizia europea del 31 marzo 2011, sono: la Buzzi Unicem s.p.a. di Augusta, la “Bonifiche s.p.a./Societa’ Impresa Profeta s.r.l.” di Palermo, la “Fiat” (Impianto Ippc di verniciatura autoveicoli) e la “Fenice” (distribuzione energetica, oggi proprieta’ “Fiat”) di Termini Imerese, la “Siaz s.r.l. – Mangimi La Versa” di Piazza Armerina (Enna, Impianti Ippc di allevamento in Contrada Colla Casale e in Contrada Torre di Pietro) e la “L.F. LaterSiciliana s.p.a.” di Collesano.
“Il positivo completamento delle procedure – commenta il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – arriva in tempo utile a scongiurare i rischi connessi al mancato rilascio dell’Aia per le aziende interessate, che avrebbe comportato la chiusura dei sei impianti produttivi per ritardi dell’amministrazione, nonche’ il rischio di vedere l’Italia condannata dalla Corte di Giustizia europea al pagamento di ingenti sanzioni pecuniarie”.