Ambiente: raccolte 15 tonnellate di plastica, Carrefour sempre più…”

imageCALTANISSETTA – E’ stato uno dei primi supermercati in Italia a dare avvio esattamente un anno fa, al progetto di raccolta delle bottiglie di plastica usate, corrispondendo a tutti coloro che conferiscono i contenitori vuoti, un centesimo per ogni bottiglia.

L’iniziativa del supermercato Carrefour Market di via Pietro Leone a Caltanissetta, sin da subito ha ottenuto l’apprezzamento della clientela che ha potuto dare il proprio contributo alla tutela dell’ambiente ricavando anche un piccolo riconoscimento economico.

Sono circa 15 le tonnellate di plastica finora raccolta attraverso l’ECOBOX, equivalenti a circa 500.000 bottiglie. Un quantitativo che è andato ben al di là di ogni previsione e che oggi apre nuove idee per iniziative ancora più orientate alla “sostenibilità”. Sono infatti in fase di studio diversi interventi che vanno dall’aumento dei box di raccolta delle bottiglie di plastica, all’ampliamento delle tipologie di rifiuto da poter conferire (olii esausti, lattine di alluminio, ecc).  Il management aziendale sta anche valutando la possibilità di utilizzare la plastica raccolta per destinarla alla produzione di carrelli, contenitori, scaffali e altre attrezzature da utilizzare all’interno dei supermercati. Un risultato che garantirebbe un ulteriore e ancor più forte segnale in direzione della sostenibilità, del rispetto e della tutela dell’ambiente, oggi più che mai valori aziendali e principi di grande importanza per l’intera collettività.

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  • Dimenticavo di aggiungere che quasi mai, all'isola ecologica, sono disponibili sacchi nuovi da distribuire agli utenti: gli impiegati sono costretti a riciclare anche quelli, svuotandoli e dandoli ad altri utenti.
    Quindi, chi non vuole tenersi in casa sacchi usati da non si sa chi è costretto anche ad acquistarli di tasca propria.
    Alla luce di tutti questi disagi mi chiedo: IL GIOCO VALE LA CANDELA?!?!?

  • Ottima iniziativa.
    Anche perchè chi nel 2013 ha portato la "sua" plastica all'isola ecologica per poter giovare dello sconto equivalente alla quantità depositata (0,27 €\kg) deve recarsi all'ufficio tributi (con annessa fila, perdita di tempo, permesso dal lavoro) e compilare un modulo disponibile esclusivamente in loco. Dunque, anzichè rendere la raccolta differenziata sempre più comoda e conveniente, la si rende complicata e antieconomica: al tempo\carburante necessari a portare la plastica all'isola ecologica aggiungete il tempo perso in fila all'ufficio tributi per il suddetto modulo e l'eventuale permesso dal lavoro.
    E' mai possible che un cittadino, che paga (tutte) le proprie tasse e con un pizzico di senso civivo debba usufruire dell'iniziativa, comunque lodevole, di un'azienda privata (il supermercato), dove peraltro si possono scaricare le sole bottiglie, non tutti gli altri involucri, e non poter contribuire agevolmente all'interesse della collettività (e quindi anche proprio) attraverso un servizio che, nel 2014, dovrebbe essere incentivato e non disincetivato?

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