CALTANISSETTA – 1) La diffamazione è un’azione scorretta. 2) Alcuni politici sono diffamatori. 1)+2) I politici che diffamano sono scorretti. Date due premesse vere, la conclusione è vera. Questo sillogismo si può applicare alla campagna elettorale fatta dalla parte avversa al candidato sindaco Giovanni Ruvolo e alla coalizione “Alleanza PER Caltanissetta” che lo sostiene.
Infatti, alcuni esponenti dei partiti di destra, che sostengono Michele Giarratana – per non dire egli stesso – dicono in modo gratuito che “Ruvolo è di sinistra”, e che “Ruvolo non è libero perché dietro ci sono i partiti”. Entrambe le affermazioni non sono vere: la prima perché Giovanni Ruvolo è espressione di un polo civico che non è né di destra né di sinistra; la seconda perché diffamatoria sia per il candidato sindaco Giovanni Ruvolo sia per l’Alleanza per la Città.
Giovanni Ruvolo è candidato a sindaco come risultato di un lungo percorso fatto da cittadini liberi, forti e solidali, che , con una loro soggettività politica, espressa nella costituzione del “Polo Civico”, hanno visto in lui la persona che meglio degli altri potesse essere ben visto dai nisseni. Giovanni Ruvolo è un ottimista che ha grande senso pratico e che ha sempre considerato le relazioni umane fondamento di una comune crescita; egli intende trasferire questa sua convinzione anche a livello amministrativo, chiedendo ai nisseni di essere cittadini ogni giorno e, quindi, di sentirsi responsabili collaboratori dell’amministrazione comunale nelle varie forme di democrazia partecipativa che si adotteranno. Anche se non ha ricoperto incarichi istituzionali, non è un neofita della Politica, infatti con l’associazione “Giorgio La pira” e con il movimento “Intesa Civica Solidale”, si è occupato delle questioni inerenti il territorio nisseno per le quali sono state programmate soluzioni concrete e fattibili economicamente; tra queste: la battaglia per la TARSU e la campagna “Rifiuti Zero”, la sottoscrizione per l’acqua pubblica, il centro storico, la riqualificazione urbana, la mobilità sostenibile, lo sviluppo turistico integrato, le tipicità agro-alimentari del centro Sicilia, la formazione, da quella scolastica all’universitaria alla professionale. La campagna elettorale condotta da Giovanni Ruvolo e dai suoi sostenitori è priva di denigrazioni
verso i concorrenti e propositiva circa le soluzioni da adottare perché i nisseni possano superare le difficoltà in cui si trovano e il territorio possa fare parlare di sé per le cose buone che possono essere fatte con l’aiuto di tutti, nessuno escluso.
Riteniamo che i cittadini, se sono liberi, forti e solidali, non possono cadere nell’inganno di Giarratana e degli uomini di partito che hanno dichiarato di sostenerlo perché “egli è di destra”. La divisione politica di “Destra” e di “Sinistra” va ricompresa alla luce delle nuove condizioni storiche, diverse da quelle di prima. Oggi la differenza che si deve fare non è tra Destra e Sinistra, ma tra politici buoni e corretti, che si adoperano con i fatti per il bene comune, e politici cattivi e corrotti o corruttibili, che per la loro storia non
danno garanzia di essere liberi dal richiamo di sirene accattivanti.
Il Candidato a sindaco Giovanni Ruvolo ha ottenuto al primo turno elettorale il 46,5 % delle preferenze da cittadini che non si sono lasciati condizionare dai metodi dei vecchi politicanti e che hanno compreso che l’alleanza che il Polo Civico ha fatto con il Centro sinistra e l’UDC, si basa sul fatto che tali partiti hanno condiviso – senza nulla chiedere in cambio ed essendo in atto il loro rinnovamento – il “Progetto Città”, elaborato nel Forum Cittadino, e il sistema politico-amministrativo della democrazia
partecipativa, che fa dei cittadini i responsabili collaboratori dell’amministrazione comunale.
Invitiamo i cittadini a riflettere: potrà Giarratana, da sindaco, essere corretto e credibile se in campagna elettorale è scorretto e adotta atteggiamenti diffamatori? Riteniamo che si debba gareggiare, per la candidatura a sindaco, all’insegna della lealtà tra i concorrenti e della progettualità amministrativa da proporre agli elettori. Attaccare a testa bassa, come fa il toro nell’arena, è solo per difendersi da chi è più forte perché effettivamente libero.
Ferdinando Rovello