SAN CATALDO – Le competizioni elettorali sono il luogo canonico per l’esercizio della sovranità democratica dei cittadini: per tante ragioni, spesso anche l’unico. Negli ultimi anni, però, troppi cittadini hanno avvertito il distacco dalla politica, ribaltando sull’operazione di voto il disinteresse , la sfiducia, il malcontento: lo scorso Sindaco è stato eletto con poco più di 1/4 dei suffraggi degli aventi diritto, e non è che solo uno dei segnali meno confortanti.
È un effetto anche degli eccessi di cui tutti noi politici, chi più chi meno, ci siamo resi protagonisti, alzando il tono dello scontro, vedendo nell’altro un avversario da abbattere piuttosto che un contendente da superare: eccessi che si sono trasferiti troppo spesso, troppo a lungo, anche ai cittadini.
Non crediamo che la nostra città abbia bisogno di “pacificazione sociale”: è la politica a “dovere far pace”, ad abbassare i toni, a misurarsi sulle proposte, sulle esperienze, sulla propria squadra, sulla bontà del proprio progetto.
Su questo abbiamo già espresso la nostra posizione: sarà una campagna elettorale dai toni moderati, attenzione ai programmi, ai problemi della gente, evitare persino gli sprechi che oggi somigliano troppo a un’offesa alla condizione di disagio di tante famiglie.
A seguito anche di un confronto personale basato sulla cordialità con alcuni dei candidati Sindaci, con i quali ci troviamopienamente d’accordo su questi temi, per queste ragioni proponiamo a tutti i candidati di sottoscrivere un “Patto Civile”, che significa impegnarsi in una campagna elettorale sobria, rispettosa dei valori di convivenza civile e che sia anche, per quanto possibile, priva di eccessi anche nelle spese e all’insegna del rispetto degli spazi pubblicitari evitando la fastidiosa e diseducatrice abitudine degli “stacchini”.
L’invito è rivolto indistintamente a tutti i candidati sindaci e ai loro comitati elettorali.
Giampiero Modaffari