Ufficiale, Campari acquisisce il gruppo Fratelli Averna per 103,75 milioni: “amaro” addio!

Fratelli_Averna_factory_buildingCALTANISSETTA – La Campari ha acquisito il 100% Fratelli Averna per 103,75 milioni. Come avevamo anticipato in esclusiva nazionale, la nostra indiscrezione si è trasformata in realtà. Allora la nostra “anticipazione”  venne ignorata da tutti gli altri organi di informazione, forse per riverenza, nei confronti del colosso nisseno degli amari. Oggi arriva l’ufficialità della cessione che non rappresenta sicuramente una bella notizia per la nostra città. Strano che proprio nella Settimana Santa, simbolo tradizionale dell’autentica nissenità, un altro simbolo di Caltanissetta ammaini bandiera bianca. Adesso speriamo che giungano notizie positive per i 36 lavoratori dello stabilimento del capoluogo nisseno che attendono con ansia di conoscere il loro destino, come aveva anche auspicato, dopo la nostra notizia, la Rsa della Fai Cisl in una nota di Alfredo Fiaccabrino.

 Il Gruppo Campari ha raggiunto un accordo per acquisire il 100% del capitale sociale di Fratelli Averna Spa. nazionali e’ realizzato prevalentemente in Germania e Austria. Il controvalore totale dell’operazione e’ pari 103,75 milioni di euro, corrispondente a un multiplo di 9,2 volte l’Ebitda pro-forma nell’anno fiscale terminante il 31 dicembre 2013. Il controvalore totale dell’operazione e’ composto di un prezzo di 98 milioni e un debito finanziario netto pari a 5,75 milioni al 31 dicembre 2013. Il closing e’ previsto per il 3 giugno 2014 e il corrispettivo sara’ pagato in contanti.

Il Gruppo Campari ha raggiunto un accordo per acquisire il 100% del capitale sociale di Fratelli Averna Spa. nazionali e’ realizzato prevalentemente in Germania e Austria. Il controvalore totale dell’operazione e’ pari 103,75 milioni di euro, corrispondente a un multiplo di 9,2 volte l’Ebitda pro-forma nell’anno fiscale terminante il 31 dicembre 2013. Il controvalore totale dell’operazione e’ composto di un prezzo di 98 milioni e un debito finanziario netto pari a 5,75 milioni al 31 dicembre 2013. Il closing e’ previsto per il 3 giugno 2014 e il corrispettivo sara’ pagato in contanti.

Con l’acquisizione di Gruppo Averna”,sottolinea in una nota, Bob Kunze-Concewitz, Chief executive officer di Campari, “continuiamo a migliorare il nostro portafoglio di prodotti premium e ci confermiamo Gruppo di riferimento per quanto riguarda l’offerta di liquori e amari italiani nel mondo. Acquisiamo un portafoglio di marche contraddistinte da elevata qualita’, profittabilita’ e forte generazione di cassa. Questa acquisizione”, prosegue il manager, “rappresenta per noi un’opportunita’ di fare leva sulla nostra struttura distributiva diretta nei mercati chiave dei brand acquisiti al fine di accelerarne la crescita in modo profittevole, in linea con la nostra strategia di crescita per acquisizioni. Oltre all’Italia, consolidiamo la nostra massa critica nei mercati chiave dell’Europa centrale, in particolare in Germania. Inoltre, grazie alla nostra forza distributiva in Nord America, siamo nelle migliori condizioni per beneficiare del potenziale di crescita in particolare negli Stati Uniti, dove assistiamo a un crescente interesse da parte dei mixologist e dei consumatori locali per gli amari e i liquori italiani nel canale tradizionale. In questo mercato, chiave per il Gruppo, con Averna, potenziamo ulteriormente il nostro gia’ ricco portafoglio di specialty italiane, che include Campari, Frangelico, Cynar e Aperol”.

La nostra famiglia”, affermano gli Averna, “passa oggi il timone delle proprie societa’ al Gruppo Campari, detentore di una grande tradizione di storia e valori nel settore del beverage, con profonde radici nel tessuto italiano da oltre 150 anni. Siamo fiduciosi che il Gruppo Campari proseguira’ con efficacia il lavoro svolto da cinque generazioni dalla nostra famiglia, che ha legato il proprio nome innanzitutto all’Amaro, prodotto simbolo dell’azienda, nonche’ a tutti gli altri prodotti di grande qualita’ della nostra gamma. Campari operera’ certamente per confermarne la leadership a livello nazionale, ma ancor di piu’ con l’obiettivo di rafforzare il processo di internazionalizzazione da noi intrapreso, in mercati internazionali sempre piu’ complessi e competitivi, valorizzando la qualita’ del Made in Italy negli oltre 180 Paesi in cui esso e’ presente”. Fondata 150 anni fa dalla famiglia Averna, l’azienda e’ stata gestita in continuita’ per cinque generazioni di seguito. Averna e’ prodotto secondo un’antica ricetta a base di erbe, tramandata sin dal 1868. Nel corso degli anni Averna ha consolidato il proprio successo nel mercato italiano, fino a diventare il secondo amaro piu’ venduto con una quota di mercato del 15%. Nell’ultimo decennio, al consolidamento sul mercato domestico, si e’ affiancato un processo di internazionalizzazione che ha visto un crescente sviluppo della marca sui mercati esteri, in particolare in Europa centrale e in Nord America. Oltre ad Averna, Gruppo Campari acquisisce Braulio, un amaro prodotto da un’antica ricetta a base di erbe alpine, particolarmente diffuso nell’Italia del Nord e con potenziale di crescita nei mercati internazionali. Inoltre, il portafoglio acquisito include, tra gli altri, Limoncetta di Sorrento, liquore dolce naturale ottenuto dalla scorza di Limone di Sorrento Igp e brand di rilievo alla categoria del limoncello, e Grappa Frattina, marca leader nella categoria di riferimento, grazie alla quale il Gruppo fa il suo ingresso nel segmento della grappa. Nell’anno fiscale terminante il 31 dicembre 2013 Gruppo Averna ha realizzato vendite nette totali pari a 61,8 milioni, in crescita del 3,1% rispetto all’anno precedente. Il 40% circa delle vendite e’ rappresentato da Averna e l’11% da Braulio e Limoncetta. La quota restante e’ rappresentata da un portafoglio marche spirit, la piu’ importante delle quali e’ Grappa Frattina. In termini di distribuzione geografica, l’Italia rappresenta circa il 65% del fatturato totale del business acquisito, mentre il 35% delle vendite internazionali e’ realizzato prevalentemente in Germania e Austria. In quest’operazione Gruppo Campari si e’ avvalso della consulenza dello Studio Legale Pedersoli e Associati. Averna e’ stata assistita dall’advisor finanziario Vitale & Associati e per la parte legale da Rodl & Partner.

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  • A parte i Lavoratori, spero venga salvaguardato quantomeno ciò che che resta dell'antico opificio.Almeno ci resterà la memoria ....

  • Leggo con dispiacere che, noi nisseni, ci contraddistinguiamo sempre per lo stesso comportamento sterile ed improduttivo : criticare e puntare il dito contro situazioni e persone di cui poco conosciamo per informazioni e competenze.

    Ricordo a tutti i presenti che l'azienda Averna non è un'azienda pubblica, bensì (era) un'azienda a conduzione familiare con il possesso del 100% delle azioni, pertanto si tratta in fondo di una vendita di un bene privato, con questo non è difficile capire che tutti i commenti (legittimi quando educati) sono comprensibili e ben accetti , discorso diverso quando si attacca, si accusa, si sputa, si offende su aziende e persone che hanno fatto per più di 150 anni la storia (ed in parte il benessere) di una città e sono stati esempio di economia sana in una terra difficile come la Sicilia !

    Difficilmente sapremo quali sono stati i reali motivi che hanno portato alla vendita di questa azienda ma francamente, non essendo un ignorante, non mi sento di sputare sentenze spacciandole per verità assolute e, in fin dei conti, penso anche siano fattacci loro essendo un loro sacrosanto diritto vendere qualcosa di loro proprietà !
    (Gli scandali sono altri e l'utilizzo dei soldi pubblici nella P.A. ne è un esempio lampante.)
    Sono però contento che almeno la vendita sia conclusa a favore di un gruppo Italiano, e non straniero come altri "rumors" facevano intendere ..

    Cari nisseni, quando la finiremo con questo atteggiamento ?
    Quando capiremo che è tanto facile quanto inutile criticare in modo sterile l'operato degli altri?
    Perché dobbiamo sempre vedere il marcio dove il marcio non c'è ?

    C'è chi parla di "sporchi soldi" , chi parla di inettitudine di componenti della famiglia, chi si sente un esperto di alta finanza tanto da giudicare cifre , valutazioni e addirittura "svendite" .. ahahahha... ma lasciate stare ... parlate di cose che non potete sapere e con una superficialità mostruosa .. oltretutto rischiando anche provvedimenti legali da parte degli interessati , visto che nel web tutto è rintracciabile e tutto rimane scritto , anche se voi vi sentite sicuri e vigliaccamente protetti dietro un PC.

    Io, che mi sento un nisseno "atipico" invece, voglio vedere oltre il mio naso e spero che la famiglia Averna investi , almeno parte del ricavato, a Caltanissetta e perché no, crei nel tempo del nuovo valore in una città che ha tanto bisogno di nuove idee e nuovi posti di lavoro !

    Un ultimo invito a tutti (me compreso) : Diamoci una svegliata ! Crediamoci ! Non ci arrendiamo all'invidia per quello che hanno gli altri ma proviamo a realizzare noi del valore !
    Il rischio è quello di fare la fine di questi signori che, non avendo realizzando nulla nella loro vita, si realizzano criticando chi nella vita si è spaccato la schiena e ha conseguito, senza alcun dubbio, successi imprenditoriali di un certo livello...

    Riflettiamo gente ..

    • Condivido tutto. Purtroppo la città sta morendo anche per questi atteggiamenti che ci contraddistinguono.
      Penserei più a prendere esempio (anche solo dalle generazioni passate della famiglia Averna, cosi accontento qualcuno) per cercare di costruire qualcosa invece di distruggere ciò che qualche altro ha costruito.
      Vi vorrei vedere tutti quanti al timone di una multinazionale con il vostro cuoricino aperto verso la beneficenza.
      Penso invece che come al solito siete alimentati da un forte sentimento di invidia verso chi oggi ha incassato 104.000.000, 00 di euro(diconsi,centoquattromilioni,00).
      Buona pasqua a tutti

      • ma cosa c' entra l' invidia? qua si sta parlando del fatto che la nostra città si impoverisce sempre di più! e, se qualcuno non se n è accorto, la averna a Caltanissetta non c'era quasi più! per cui, parlare della speranza che inizino ora ad investire i soldi che incasseranno dalla vendita mi sembra utopistico! ma se non lo hanno fatto finora... ma poi si sa... la speranza è l'ultima a morire!

        • a Wall Street gira voce che amministrare una bottega o una SpA sono la stessa cosa
          se non hai le palle fai fallire entrambe le cose.

  • Il fatto che una famiglia possa vendere o meno, penso siano SOLO affari interni e non criticabili. Anzi, se si capisce che una nuova generazione non è in grado di portare avanti questo meraviglioso "giocattolo" allora meglio vendere adesso, che svendere in futuro. Intelligente la scelta degli Averna.
    Sicuramente l'Averna ha fatto la storia dell'imprenditoria nissena, un esempio da seguire, fatto di concreto e sodo lavoro.
    Anche nel nisseno ci sono belle aziende che stanno emergendo...lasciamo il tempo giusto per le giuste crescite...con la speranza che sappiano trasmettere alle future generazioni il valore che un'azienda di famiglia ha e può avere nel futuro.
    Grazie Averna, per aver reso importante Caltanissetta in tutti questi anni. Non possiamo che essere orgogliosi di aver avuto un'azienda così prestigiosa.

  • non capisco le critiche e i commenti.. se hanno venduto, avranno avuto i loro motivi (magari anche personali) che chi legge non conosce.
    Mi diverte leggere "non hanno saputo rilanciare il marchio": chi non conosce il settore non sa che magari "bere un amaro" è anche un fatto di moda che andava negli anni '80 e magari oggi non va più. Il fatturato del gruppo leggo che ha fatto +3% dell'anno precedente: in un periodo di crisi come questo non mi sembra un risultato scontato.
    Faccio le mie congratulazioni alla famiglia Averna e li ringrazio per quanto hanno fatto nelle generazioni per associare il loro noto marchio alla Sicilia e Caltanissetta.

    PS per tutti: prima di criticare, guardate nel vostro orto... non mi sembra che ci siano in giro esempi di imprenditorialità così di successo da potersi ergere a giudici dell'operato degli Averna.

    • ma la smetta!!! cosa hanno fatto per Caltanissetta? associare al loro marchio Caltanissetta? ma ha notato che già da diversi anni il nome di Caltanissetta, riportato sulle bottiglie di amaro, è scomparso? e che nelle pubblicità, quando il nome della città era ancora scritto sulla etichetta, il bicchiere era pieno fino a coprire interamente la scritta riportante Caltanissetta? vuoi vedere che si vergognavano di essere nisseni?! veda invece cosa hanno fatto per le loro città le altre grandi famiglie di imprenditori italiani! veda i Ferrero, i Barilla, tanto per citarne due... e poi faccia il confronto... e da tale confronto gli Averna usciranno certamente perdenti!

      • Scusa Mario ma hai preso l'Averna per una sorta di agenzia pubblicitaria del Comune di Caltanissetta ?
        Loro erano liberissimi di modificare non solo l'etichetta, ma anche la bottiglia e il marchio a loro piacimento e senza dare spiegazioni a nessuno !
        E' come se qualcuno ti criticasse per come hai personalizzato la tua auto (o la tua casa) comperata con i tuoi risparmi ! Pensi abbia un senso ?
        Non stai parlando di un ente pubblico, l'Averna non doveva niente a nessuno e come qualsiasi bene di proprietà è assolutamente legittimo venderlo, regalarlo, smembrarlo, modificarlo e in definitiva farne quello che si vuole !

        Poi, francamente, penso sia leggermente più importante tutti i posti di lavoro che hanno dato in 150 anni di attività e il prestigio costruito attorno a un prodotto Siciliano venduto e conosciuto in tutto il mondo che le tue fantomatiche teorie sulla scritta Caltanissetta in etichetta.
        Sbaglio ?

    • certo perché svendere un marchio che produce utili è roba da alta finanza!
      chi è il tuo mentore finanziario Vanna Marchi?

      poi la cifra è roba da elemosina…immagino che alla Campari non credevano ai loro occhi.

      ripeto: inettitudine a go go e citando Oscar Wilde conoscono il prezzo di tutto ma il valore di niente!!!

  • Azienda praticamente svenduta. Mi fa piacere per il Board di Campari che ancora una volta di distingue per saper ben allocare gli asset finanziaria. Prezzo di vendita di puro affare. Meglio così per l'incapacità manifesta di chi ha ceduto a questo prezzo.

  • La generazione odierna della fam. Averna sarà ricordata per incapacità, inettitudine e pressappochismo. Doti di cui nessuno andrebbe fiero.
    Non aver saputo rilanciare il marchio ha portato a fare cassa. Dote di cui i nostri sono campioni indiscussi.
    Per la serie "mi vendo tutto quello che ho ereditato prima che lo faccio fallire".

    Che cosa hanno combinato questi elementi nelle sedi milanesi e modenesi resterà un mistero.
    Addio signor Averna. Perdoni i suoi discendenti.
    Amen

  • Ora, per cortesia, godetevi i vostri sporchi soldi, non fate più proclami e sciacquatevi la bocca prima di nominare le generazioni precedenti che hanno fatto nascere, sviluppato e mantenuto lo stabilimento a Caltanissetta. Alla salute!

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