La scuola “Caponnetto”, il suo dirigente prof. Maurizio Lomonaco e i suoi insegnanti non possono restare insensibili a tali argomentazioni, giacchè sempre più frequentemente, si assiste a episodi di violenza o a gesti estremi di ragazzi e adulti legati ad un uso improprio del web. La convinzione che la scuola insieme alla famiglia debba intervenire concretamente per far conoscere i pericoli del web ai “nativi digitali”, ha spinto gli insegnanti, non solo a trattare l’argomento nelle proprie classi, ma anche a chiedere l’intervento di un esponente delle forze dell’ordine, affinché fornisse ai ragazzi gli strumenti e le strategie per prevenire e difendersi da tali attacchi criminali.
Lo stesso ispettore Falzone sostiene l’opportunità che la prevenzione cominci fin dalla scuola primaria poiché il fenomeno si palesa, talvolta irrimediabilmente, come gli ultimi fatti di cronaca ci dimostrano, già alla scuola media. L’adolescenza è un periodo delicato della crescita e alcuni ragazzi sono più vulnerabili di altri e diventano per questo prede di bulli senza volto ma con un notevole potere devastante, quello fornito da un uso pericoloso del web. E’ stato evidenziato come Internet e i social network se usati consapevolmente sono validi strumenti di una società sempre più tecnologica, ma nascondono anche insidie e rischi che i ragazzi devono saper riconoscere per evitarli e denunciarli.
La discussione ha molto interessato e resi partecipi gli alunni, grazie anche alla visione di video chiarificatori. Nei prossimi giorni l’ispettore Falzone incontrerà anche gli alunni delle classi quarte