CALTANISSETTA – Le manifestazioni di protesta che si sono verificate al termine delle comunicazioni del Sindaco Michele Campisi nella conferenza di chiusura mandato, hanno avuto un notevole risalto sulla stampa e hanno suscitato commenti, valutazioni e giudizi, il più delle volte interessati, falsi e strumentali che hanno indicato nella mia persona il protagonista e il colpevole degli incidenti, delle offese personali e delle aggressioni, per fortuna verbali.
Rifiuto con fermezza il ruolo di capo espiatorio di 5 anni di mandato in cui molti sono stati gli errori politici commessi dal Sindaco nei confronti degli ex RMI. Evidenzio che la mia presenza era determinata dalla esigenza di chiedere al Sindaco di potere intervenire per chiarire il merito di urgenti problemi dei lavoratori ex RMI, in quanto se il provvedimento di riavvio in servizio non sarà adottato entro il 30 aprile, tali persone rimarranno senza lavoro e senza salario fino al mese di luglio.
E’ fuorviante e speculativo attribuirmi il ruolo di colpevole perché, chi guarda il filmato serenamente e senza obiettivi distorti, può constatare che il mio atteggiamento è stato soltanto quello di tentare di intervenire pacificamente e successivamente di calmare gli animi.
Quindi nessun complotto dietro la protesta che è partita da altra persona, non coinvolta assolutamente nei problemi degli ex RMI, di cui si conoscono le ragioni e il tasso di esasperazione.
Sono dispiaciuto per le offese fatte da una o due persone appartenenti all’ex RMI che esula dalla mia volontà e dal modello di azione assolutamente democratica che ho sempre assicurato nella rivendicazione dei diritti delle persone e che esclude offese personali.
Credo che non avrebbe avuto senso organizzare una “missione punitiva” nei confronti del SindacoCampisi per il fatto che è giunto ormai al commiato, a ciò indotto e condotto dai leader a cui in questi anni ha ubbidito e da uno schieramento che lo ha fortemente maltrattato, anche sul piano umano.
Doveroso e giusto quindi stigmatizzare quegli avversari politici, “strumentalizzatori” a tempo pieno che “censurando e condannando” me intendevano in effetti colpire il Partito Democratico.
E’ evidente quindi che nessuna responsabilità può essere addebitata allo scrivente per gli errati comportamenti commessi da pochi e che ciò non può avere nessuna interferenza con una campagna elettorale che deve mantenere toni pacati e assolutamente civili e democratici. Sinceramente l’essere oggi candidato non può in alcun modo limitare la rappresentanza, tutela e difesa di cittadini per giuste motivazioni. Al contrario, chi si candida dovrebbe farlo proprio ed esclusivamente per rappresentare, tutelare e difendere i diritti dei cittadini e contribuire alla risoluzione dei problemi. Ciò che mi interessa è esclusivamente che i figli di famiglia possano mangiare. Concludo rappresentando che subito dopo la conferenza il sindaco ha ricevuto una delegazione e assicurato che entro giorno 30 provvederà a sistemare la situazione degli ex RMI.
Salvatore Porsio
View Comments
Leggo, è rileggo commenti di indignazione nei confronti di Totò Porsio, dando sentenze, giudicandolo di comportamento disdicevole solo per una manciata di voti in più, o meglio approffittare della povera gente per aver maggiore visibilità in campagna elettorale. Chi conosce Totò sà bene che non è cosi, agli Ex R.M.I non a mai fatto mancare il suo appoggio. Chi scrive è un lavoratore EX R.M.I presente alla conferenza stampa del Dott. Campisi.
Allura dunaci u votu e abbrazzatillu!
Allora perché il Porsio non attacca pubblicamente chi vi ha rovinato la vita lavorativa facendovi credere che restavate a vita ma usandovi solo elettoralmente, tutto questo è stato creato dall ideatore di questa legge forte rappresentante nisseno del PD...
Ti mannassi in servizio a tolmezzo!! Vergogna sfruttare le disgrazie altrui per qualche voto in più. P.s. leva sti manifesti che non lo posso vedere più stu facciuni di capo espriatorio?
E' facile giudicare sig.Porsio è facile contestare ma lei più che al consiglio comunale, la vedo bene a fare politica al bar,ogni azione che compie mi sembra che fa più danno che altro,mi complimento al PD per la pazienza con questo signore.
Più che altro "capro ispiratorio" - mi pare.
Capro ovviamente e non capo.
Porsio sei la vergogna di Caltanissetta! Non dico altro per non abbassarmi al tuo livello.
Non abbiamo fatto in tempo ad abituarci all’imbarbarimento della politica, e della conseguente condivisione pubblica di comportamenti discutibili, che già dobbiamo confrontarci con i nuovi mostri. Lo Sciacallo... sinonimo di: “ladro, avvoltoio, piovra, vampiro, sfruttatore,strozzino, profittatore” Persona avida e vile, che approfitta delle disgrazie altrui che accarezzando in pubblico le proprie vittime crede di aver appagato e assopito la propria coscienza a cui spero si sottopone, sempre che ne possiede una. Sappiamo il motivo della candidatura, di questo paladino. Questo nuovo difensore dei diritti dei cittadini, essendo agente di polizia penitenziaria, che presta servizio in altre città della Sicilia, a qualsiasi costo calpestando la dignità di chiunque, pretende a qualsiasi costo, non badando all’etica, essere eletto per ottenere il trasferimento a Caltanissetta. Questi sono le persone che noi mandiamo nelle istituzioni a rappresentarci. Invito tutti i candidati che appartengono alla stessa coalizione di prendere le distanze da personaggi di questa cultura e di dubbio spessore politico. Reputo inconcepibile e insensibile l’atteggiamento del sig. Porsio e del Circolo PD “Centro Storico” i quali non hanno avuto mai il buon senso di chiedere scusa alla città, al contrario non smentendo il loro deprecabile atteggiamento di politici di mezza tacca, hanno difeso spudoratamente a spada tratta il loro candidato. Il vostro atteggiamento mi lascia perplesso e sgomento sono costretto a rivedere con rabbia e rammarico la mia posizione politica, non appoggerò con il mio voto una coalizione che fino a qualche settimana fa mi ispirava fiducia ed affidabilità.
Le pere marce prima che possano far marcire quelle buone bisogna buttarle o quanto meno emarginarle.
Non credo che si sia candidato per il trasferimento perché da quello ke sento in giro il tizio ha indossato pochissime volte la divisa pur prendendo regolarmente lo stipendio ma piuttosto e' uno con smanie di partecipazione vuole essere sempre presente e ovunque ma il "troppo stroppia" quindi si vada a guadagnare lo stipendio perché se l'Italia e' sul lastrico e grazie a questi personaggi che prendono e pretendono lo stipendio immeritatamente...... E facile fare politica a pancia piena!!!!!!
Non è il primo e non sarà l'ultimo , veda quanti altri colleghi di Porsio ci sono candidati in svariate liste ... loro lo fanno per la città o per le licenze ?. Fra i santini pubblicati da " il fatto nisseno " mi ha colpito quello della ricandidatura di A. F. un commercialista , COSI' SI DEFINISCE , che ha mandato sul lastrico un amico artigiano per una banalissima ed insignificante " svista " . Avrà riservata una bella campagna elettorale , forse raccoglierà a stento solo il suo voto !!! CUNSUMA FAMIGLI E FACCI TOSTA , RIDI , RIDI ..........
Se questa non è mafia.........................
Spero che questa vicenda serva al Sig. Porsio per ridimensionare il proprio EGO che è molto più grande dei manifesti elettorali che ha affisso per la città....manco fosse il candidato Sindaco. Sobrietà Sig. Porsio....sobrietà.... prenda esempio dai grillini, ai quali io, darò sicuramente il mio voto dopo le vicende accadute. Buona giornata e buona campagna elettorale.
Se ci limitiamo oggi ad analizzare solo il fatto accaduto ed invece non apriamo la visuale a tutto lo scenario del mondo del lavoro, non troveremo mai le soluzioni. Lo scenario, almeno quello siciliano, è dei peggiori:
- nei passati anni abbiamo creato lavoro che lavoro non è. Dalle cooperative giovanili agli RMI migliaia di siciliani sono stati inseriti negli Enti pubblici, senza concorso e senza necessità. Ed oggi sono un carico sociale.
- in questi ultimi anni leggi senza pudore hanno consentito a tanti dipendenti pubblici (moltissimi regionali) di andare in pensione a 45 anni, di avere una buonuscita milionaria (vedasi ex dirigenti ASI e CCIAA) ed una pensione da sogno.
- mediocri politici locali hanno appesantito gli organici pubblici di esperti e consulenti senza motivo e soprattutto senza risultato.
Tutto questo e molto altro ancora ha distorto il mondo del lavoro ed ha anche influenzato il settore privato che, spesso, dalla sua parte, si è avvalso di benefici che lo hanno "condizionato".
E' sotto gli occhi di tutti che - stando ai principi economici ed a quelli dell'offerta e della domanda di lavoro - un sistema siffatto non può essere efficiente.
Se non si provvede con leggi - finalmente - ragionevoli e serie, a rimediare a tutte queste distorsioni sarà difficile anche a livello locale vedere l'uscita dal tunnel.
Il lavoro deve essere pagato al giusto prezzo: via pensioni e buonuscite fuori misura (anche quelle già concesse);
Mai più nomine clientelari senza meritocrazia e necessità;
Vigilare che tutti i soggetti che beneficiano di ingressi privilegiati nel settore pubblico (coop. giovanili, articolsti, lsu, rmi) svolgano un effettivo lavoro a favore della collettività e per questo hanno motivo di ricevere la paga.
Rimettiamo cioè le cose a posto, a partire da questi primi punti, e poi con un po' di ordine e di equità proviamo a creare lavoro vero in agricoltura, nel turismo e nei servizi.
Questo comunicato e' ignobile