La qualità di una città è certamente la qualità degli spazi domestici (le case, gli edifici condominiali), ma anche la qualità di strade, di marciapiedi, di piazze, di giardini, di palazzi pubblici, di alberi, di aiuole, di statue, dellacqua che arriva ai rubinetti, dellaria che si respira, di tutto ciò che costituisce il fondamento dello stare insieme. Vivere in una collettività non può prescindere da attenzione e cura nei confronti di ciò che è patrimonio, valore condiviso. Occorre pertanto che tutti se ne prendano carico, cittadini e amministratori, con la stessa attenzione con cui ci si dedica alle proprietà personali: cioè tenendo pulito e in buon ordine, mantenendo, restaurando, ristrutturando, modificando e innovando; gestendo bene le risorse economiche a disposizione, rendendo produttivo ciò che ci appartiene, ciò che lasceremo ad altri.
Per realizzare questo cambiamento occorrono persone competenti, motivate, determinate. Occorre sviluppare e applicare modelli nuovi. Una città quale bene comune richiede una visione nuova, quella che gran parte del pensiero contemporaneo (ecologico, sistemico, organicistico, olistico) auspica, promuove. Viviamo in una tale stretta interdipendenza tra persone, cose, spazi, risorse, ambienti, che risulta inconcepibile qualsiasi idea di separazione tra tutti i sistemi a cui apparteniamo, non ultimo la città. Il nostro benessere personale, la nostra sopravvivenza è fortemente legata al benessere del territorio in cui abitiamo. In definitiva, la città nel suo complesso, non è altro da noi. Per questo sono necessarie responsabilità e azione, partecipazione collettiva, regole da rispettare e da far rispettare, competenza, progettualità.
Termini quali unitarietà, organicità, relazione, parte-tutto, diversità, comunità, partecipazione, rete, responsabilità, sono gli stessi su cui si fondano le più interessanti ricerche sullo spazio urbano contemporaneo del nuovo organicismo, dellurbanistica integrale, dellarchitettura sostenibile. Insomma, affinché avvenga una efficace, autentica trasformazione urbanistica e architettonica, è necessario questo cambiamento, certamente etico ma dalle fortissime implicazioni sul nuovo disegno della città. Saremo finalmente in grado di realizzare tutto questo?
Leandro Janni – Presidente regionale di Italia Nostra Sicilia
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Quando faccio delle analisi, quando avanzo delle proposte nessuno ha da dire niente. Questa è Caltanissetta.