CALTANISSETTA – “Villa Cordova è un degrado totale”…. è questa la frase più acclamata quando si passeggia nelle zone del nostro centro storico. Molti sono i residenti e i visitatori che approfittano del tempo libero per trascorrere qualche ora in cerca di tranquillità all’interno di quello che dovrebbe essere il polmone verde della città. Stiamo parlando della VILLA CORDOVA, sita in pieno centro storico e noi, recandoci sul posto, ne abbiamo costatato lo stato di decadimento.
I ciottoli dei viali interni alla villa sono saltati un po’ ovunque, il parco giochi dei bimbi è molto scarno e se poi qualcuno volesse recarsi al bagno (nei locali interrati) è meglio lasciar perdere: le toilette sono danneggiate, presentano perdite d’acqua e non sono presenti i servizi per i diversamente abili.
I segni dell’abbandono sono ovunque e citandone alcune abbiamo cordoli dei marciapiedi divelti, lampade rotte, vernici scrostate ed anche il manto stradale interno versa in condizioni pietose con enormi e pericolosissime buche.
Infine con grande rammarico abbiamo anche costatato che il verde che circonda l’intera villa è a dir poco trascurato. Erbacce e verde incolto caratterizzano lo stato di abbandono della struttura.
Sarebbe opportuno iniziare a prendere in seria considerazione anche i problemi inerenti la sicurezza dei cittadini che trascorrono il loro tempo dentro la villa. Servirebbe una maggiore sorveglianza anche attraverso la partecipazione dei cittadini.
Insomma, per rappresentare quello che dovrebbe costituire uno dei vanti del nostro capoluogo siamo davvero distanti anni luce da un ambiente ideale per passeggiare e per dimenticare il degrado che caratterizza il resto della città.
Invece il degrado e l’abbandono nella villa comunale fotografano bene la realtà cittadina che ci lascia in eredità l’amministrazione Campisi.
Una situazione imbarazzante per la città e il rischio per i tanti bambini che frequentano questi luoghi. Così facendo la situazione peggiorerà ogni giorno di più, rendendo sempre più difficoltoso e dispendioso per le casse comunali il ripristino.
L’amministrazione Campisi oltre a non avere avuto uno straccio di idea innovativa e a non realizzare opere pubbliche nuove, ha palesato forti limiti anche nel mantenimento dell’esistente.