Il Tar deve valutare cinque ricorsi unificati in un unico procedimento: due presentati dal ministero della Difesa contro la revoca delle autorizzazioni del Muos e altri tre, invece, proposti dal Comune di Niscemi, dalle associazioni No Muos e da Legambiente per l’annullamento delle autorizzazioni, ritenute illegittime, rilasciate dalla Regione nel 2011.
Stamattina c’e’ stata un’udienza sostanzialmente interlocutoria – ha detto l’avvocato Nicola Giudice, di Legambiente – il tribunale, in base ai documenti prodotti, ha ritenuto che il giudizio non era ancora maturo per una decisione, manifestando la necessita’ dell’acquisizione di un maggior numero di informazioni riguardo l’impatto del Muos”. Il presidente del Tar, secondo l’avvocato del comitato No Muos, Sebastiano Papandrea, “ha espresso l’esigenza di una ulteriore verifica avendo rilevato una sostanziale contraddizione tra la relazione del professor D’Amore, dell’università la Sapienza di Roma, incaricato dal Tar di Palermo di verificare la correttezza delle autorizzazioni rilasciare dalla Regione, e la relazione dell’Istituto superiore di sanità. Per questo motivo -ha detto ancora il legale- il presidente ha ritenuto di chiedere un’ulteriore verificazione, tenendo conto delle risultanze di quest’ultimo studio. Non e’ detto che il verificatore -ha concluso- sia ancora il professore D’Amore ma questo si saprà solo con l’ordinanza istruttoria con quale si dara’ il nuovo mandato a verificatore e verrà indicata la data della prossima udienza”.
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la difesa statunense se la vadano a fare in territorio statunitense. questa figliolanza siciliana è illecita ed illegittima. niscemi non appartiene agli usa così come il resto della sicilia. Obama avrà guardato troppo il padrino e si è fatto un idea sbagliata