Renzi presenta la ‘cura choc’: piano casa da 1,7 miliardi. Taglio cuneo da 10 miliardi a 10 mln di italiani.

ROMA – La ‘svolta buona come messaggio iniziale’: è il ‘titolo scelto da Matteo Renzi in apertura della conferenza stampa a Palazzo Chigi. “Vediamo se riusciamo a presentarvi il lavoro molto serio e articolato che abbiamo predisposto e che vedrà in serata i ministri alternarsi a presentare le varie misure approvate”.

“Il nostro nemico, il nostro avversario, contro cui battagliare in modo violento è chi dice ‘si è sempre fatto così'” dice il premier. “1000 euro netti all’anno a chi guadagna meno di 1500 euro al mese”: e’ quanto arriverà agli italiani grazie alle misure del governo.

“Il prossimo semestre L’Italia guiderà l’Europa e pensiamo che sia assolutamente fondamentale non solo lavorare per cambiare l’Europa ma partire dal cambiare noi stessi” dice Renzi. “Confermiamo per l’ennesima volta che nei prossimi 100 giorni faremo una lotta molto dura per cambiare ad aprile la P.A, a maggio il fisco e a giugno la giustizia , provvedimenti che non fanno parte, non fanno parte, del pacchetto di oggi”.

“Ho illustrato ai ministri un testo di riforma del Senato,un ddl costituzione che daremo a forze politiche e sociali. Diamo 15 giorni e poi si porta in Parlamento” dice Renzi. “La legge elettorale ha molti limiti ma non ci saranno mai più larghe intese e chi vince governa 5 anni. E’ una rivoluzione impressionante, c’è un cambio strutturale”. ”Un punto centrale è la riforma del Senato. Il Senato non voterà mai più la fiducia al Governo, mai più la Legge di stabilita’. Oggi la legge elettorale sarebbe già approvata”.

“Cinquecento milioni di euro in piu’ per il fondo di garanzia per le Pmi per la lotta al credit crunch, vero o presunto che sia e che ha gia’ garantito 10 miliardi di accesso al credito. Una misura che le aziende sanno essere rilevante”.

 “Abbiamo alimentato a 3,5 miliardi il plafond a cui attingere per comuni province per le scuole e chi vuole attingere lo farà con procedure semplificate. E l’unità di missione sarà attiva a Palazzo Chigi e lavorerà in collaborazione con il Miur”.

“Tutte le volte diciamo ‘ce lo chiede l’Europa’ e mettiamo una serie di vincoli. L’Europa ci chiede di spendere bene i soldi che abbiamo bloccato e che investiremo da subito: 3 miliardi di fondi europei”.

Le misure fiscali, sul cuneo, ”saranno in vigore dal primo di maggio”. ”Ho provato a fare avere in busta paga prima delle elezioni, ma sono stato respinto con perdite”. Il Cdm ha approvato il piano casa che avrà un impatto di 1,7 miliardi.  “1000 euro netti all’anno a chi guadagna meno di 1500 mila euro al mese”: e’ quanto arriverà agli italiani grazie alle misure del governo.

“Il limite su cui noi ci attestiamo sono 25 mila euro lordi, circa 1.500 euro netti. I destinatari del nostro intervento non sono solo i ceti meno abbienti, ma anche un po’ di ceto medio”.

“Per noi è evidente che mettere in tasca mille euro in più aiuta la propensione al consumo ma è anche una misura di attenzione, di equità ed è frutto di una politica che dà il buon esempio. Un’operazione che definirei di portata storica”.

Spending Review: Cottarelli, 3mld possibili nel 2014 – “Credo che sui tre miliardi si possa fare, ma dipende da quando si comincia” dice degli effetti della spending review sul 2014 il commissario Carlo Cottarelli in audizione al senato. Il dato su base annua, “se le misure fossero state avviate da inizio anno”, sarebbe stato intorno ai 7 miliardi. La stima è di 18 mld per il 2015, di 34 per il 2016.

Sul fronte delle auto blu Cottarelli, propone “un modello misto tra quello inglese e quello tedesco”, quindi “auto blu solo per i ministri e un pool di massimo 5 auto per ministero”. Nel mirino della spending review anche le cosiddette “mancette” inserite nelle Leggi di Stabilità. Cottarelli suggerisce “un taglio dei microstanziamenti”, ha spiegato in audizione in Senato, anche perchè “sono spese talmente piccole che è difficile valutarne l’efficacia e potrebbero non essere valide per un interesse generale”.

Sulle società partecipate dello Stato si può intervenire con “un efficentamento tramite fusioni e un aumento delle tariffe”, per quelle che offrono servizi pubblici, perchè “bisogna pur pagarli”, propone il commissario. Mentre fuori dal perimetro dei servizi pubblici serve “una azione forte, anche per chiuderle”. La proposta al governo è di definire “piani di ristrutturazione entro settembre 2014”.

Sono possibili “risparmi rilevanti”, nell’ordine di “due miliardi”, dalla spesa per immobili a livello di Stato ed Enti territoriali.  “Per la Rai è possibile fare qualche risparmio ulteriore, io ho un po’ di suggerimenti: per legge deve avere sedi in tutte le Regioni, ma potrebbe benissimo coprire l’informazione regionale senza avere sedi”. E’ tra le proposte del commissario per la spending review.

“Nel mio piano non c’e’ alcuna riduzione della spesa per la cultura e l’istruzione”, dice il commissario straordinario. In audizione in commissione Bilancio al Senato Cottarelli accenna invece a margini di intervento, tra l’altro, su retribuzione della dirigenza pubblica, costi della politica, sanità, difesa, auto blu, società partecipate, trasporto ferroviario, commissioni bancarie, forze di polizia, enti pubblici eliminabili, immobili, trasferimenti alle imprese, acquisti della Pubblica Amministrazione.

Le proposte per la Spending Review del commissario straordinario Carlo Conttarelli puntano anche a creare “sinergie tra i corpi di polizia”. E’, ha spiegato in audizione al Senato, “possibile un miglior coordinamento che possa portare nel giro di tre anni a risparmi significativi”.

Le proposte di Spending Review del commissario straordinario Carlo Cottarelli “preservano le fasce di reddito piu’ deboli”, garantiscono “un’attenzione negli aspetti redistributivi”. Lo ha indicato in audizione al Senato.

“Ci sono Enti pubblici che si possono eliminare o razionalizzare. Tra quelli da eliminare, ad esempio, io avrei individuato il Cnel”. E’ tra le indicazioni, in audizione al Senato, del commissario per la Spending Review, Carlo Cottarelli, che ha comunque sottolineato come nel caso di un intervento sul Cnel ci siano aspetti costituzionali da considerare. (Fonte ANSA)

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