Gli interventi previsti nei due Borghi, ubicati a Centro ed a Nord del territorio delle “Terre del Nisseno”, dichiara il Direttore Responsabile del GAL Giuseppe Ippolito, sono inseriti nel contesto di un’ ampia strategia del PSL per concorrere allo sviluppo socio economico e lasciare una traccia importante nei processi di rivitalizzazione delle aree rurali.
I Borghi, di più antico impianto, sono costituiti da gruppi di case aggregate, accostate e giustapposte, nate senza una pianificazione e spesso con criteri dettati dai bisogni immediati degli agricoltori. I Villaggi sono di recente impianto come quelli realizzati in Sicilia negli anni ’40 dall’Ente di Sviluppo Agricolo e sono strutturati in piccoli nuclei abitati su aree rurali fornite di servizi pubblici (scuola, uffici postali, locande-trattorie, tabacchi etc.), i cui abitanti svolgevano prevalentemente attività legate all’agricoltura, all’allevamento degli animali e all’artigianato. Si configurano come veri quartieri delle città Siciliane. Le tipologie dei borghi sono simili alle costruzioni rurali minori: robbe, palmenti, stalle, ricoveri, magazzini il cui pregio risiede nella tipologia costruttiva e nei materiali utilizzati (ricorso all’impiego della pietra lavorata, del mattone fabbricato artigianalmente, del legno massiccio, ecc.). Agli edifici a scopo abitativo o agricolo di tal genere, sono spesso integrati elementi comuni di particolare interesse: strade, corti, abbeveratoi, stagni, chiese, scuole, accessi, fontane, pozzi, lavatoi. La maggior parte di tali strutture, purtroppo, sono attualmente in stato di abbandono. Il loro recupero e la loro valorizzazione rappresentano un importante tassello per il raggiungimento dell’obiettivo generale del PSL.
I progetti serviranno a riqualificare e rendere fruibile il patrimonio edilizio tipico e, con esso, la cultura e le tradizioni locali, fornendo contemporaneamente opportunità produttive per il consolidamento del reddito delle popolazioni rurali e locali. E’ opportuno creare le condizioni di base per realizzare spazi di socializzazione, per migliorare l’attrattività del territorio rurale, attraverso interventi mirati sul patrimonio edilizio e sugli spazi aperti comuni, con la finalità di favorire l’implementazione di attività economiche connesse allo sviluppo del turismo rurale e alla promozione dei prodotti tradizionali locali.