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Inaugurata a palazzo Moncada la mostra sul bicentenario della fondazione dell’Arma

Donatello Polizzi

Inaugurata a palazzo Moncada la mostra sul bicentenario della fondazione dell’Arma

Sab, 29/03/2014 - 12:45

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imageCALTANISSETTA – Si è svolto ieri, venerdì 29 marzo, il taglio inaugurale del nastro della mostra iconografica sui duecento anni della fondazione dei carabinieri (1814-2014) che sarà ospitata sino al dodici aprile a Palazza Moncada nel capoluogo nisseno.  La cerimonia ha registrato la presenza del comandante regionale dell’Arma, il generale Giuseppe Governale, oltre al comandante provinciale Angelo De Quarto. Non è mancato il procuratore generale Santi Consolo, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, il colonnello Pier Luigi Sozzo, il sindaco Michele Campisi accompagnato dal comandante della polizia municipale Maurizio Parisi.

“Padrone di casa”, il presidente della Pro Loco Caltanissetta, Giuseppe D’Antona che si è soffermato sul prestigio indubbio determinato dal connubio della celebrazione dell’Arma e della suggestiva location. La mostra è articolata in diverse sezioni, con reperti storici di assoluto rilievo storico e sociale.

Esplicativa ed affascinante la carrellata sulle varie divise ed uniformi, evoluzione storica del costume. Molteplici i riferimenti alla storiaimage regionale e provinciale; i molti eroici caduti dell’arma in terra siciliana, con un viaggio che parte dalle miniere (in cui erano presenti le stazioni dell’Arma), si protrae sino alla cattura del bandito Giuliano, senza dimenticare l’eccidio del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, per infine giungere ai giorni nostri.

fotoDifficile descrivere la quantità di documenti e le testimonianze che conferiscono alla mostra un interesse davvero inusuale. Citiamo ad esempio un decreto del 3 agosto 1860 relativo alla tipologia di arredo delle caserme, alcuni oggetti adesso inducono al sorriso ma fotografano nitidamente quell’epoca; vi sono riferimenti a : “Un lume di ottone, un catino di terra, un asse a panni, un vaso grande per l’acqua, uno sgomarello per il brodo, due scope per la nettezza (…)”.

Il maggiore Antonino Restuccia, ha sottolineato il certosino lavoro compiuto per accedere alle fonti documentali e per rendere fruibili gli scritti ai visitatori, e il lodevole e mirabile progetto che prevede, ad iniziare da lunedì 3 aprile, le visite delle scolaresche, di vario ordine e grado, alla mostra.

 www.youtube.com/watch?v=gKdn76VSO2g

www.youtube.com/watch?v=FV6fEBGje8U