CALTANISSETTA – Sul quotidiano “La Sicilia” di Venerdì 28 Febbraio 2014 a pag. 25 Cronaca di Caltanissetta è apparso un articolo dal titolo “Blitz antidroga in una scuola- Le unità cinofile trovano”erba”. L’autore dell’articolo con ammirevole delicatezza ha omesso di citare il nome dell’Istituto Superiore coinvolto, poi alla fine dell’articolo , dimostrando altrettanto amore per il diritto di cronaca ha precisato che a “gennaio, invece, erano stati controllati dalla Polizia l’istituto…” e qui vengono citati giustamente con nome e cognome altri due istituti della città, l’istituto tecnico “Mottura” e l’Itas “”Luigi Russo”, precisando che “ anche in quella circostanza era stato rinvenuto dello stupefacente”. Riflettendo sul fatto che è stato omesso il nome dell’Istituto Superiore oggetto dell’attenzione della Polizia nel blitz a cui fa riferimento l’articolo del 28 Febbraio 2014 e in cui è stato trovata sostanza stupefacente, il lettore è indotto a scervellarsi per cercare di indovinare di quale Istituto Superiore si tratti!? Due Istituti sono stati già citati quindi li escludiamo, per questa volta!! Quindi forse sarà l’Istituto Alberghiero”Di Rocco” o l’Istituto Superiore “Manzoni-Juvara”, o ancora il ”Rapisardi” oppure il Liceo Scientifico “Volta” oppure vediamo quale altro Istituto manca all’appello, ah sì mi viene in mente,.. ma non credo che si tratti di un Istituto Innominabile e allora forse sarebbe troppo pericoloso farne il nome, ma sì, meglio essere prudenti non si sa mai, meglio non correre il rischio di provocare un dramma nella Nostra città già così colpita da tanti problemi, per gli altri Istituti si sa , in parte sono frequentati da alunni della provincia, quindi poco importa!!…ma per l’istituto Innominato, assolutamente …non se ne parla, il nome è sacro e guai a osare offenderne il buon nome riferendo fatti che lo riguardino e che non siano in linea con L’Onorata Tradizione!! .” La verità non è più tale se è “mezza verità” (o comunque, verità incompleta “ (La «sentenza decalogo» della Cassazione del 1984 sui limiti al diritto di cronaca .Corte cass. I civ. 18 ottobre 1984, n. 5259).
Salvatore Vizzini
Dirigente Scolastico IISS “S. Mottura” Caltanissetta
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Borioso sig. Vincenzo Pane, per per rispondere a tono alla sua piccatissima (..e non ne capisco il motivo) replica alla mia nota, vorrei solo farLe notare che sarebbe bastato che Lei avesse applicato alla sua straordinaria vena giornalistica quanto rimprovera al sottoscritto (reo di non essermi preventivamente informato sulle sue ...qualità) per non trovarci ora nella situazione di dover leggere, per quanto riguarda la sua persona, il caso del sig. Ingrasciotta che si ritiene vittima della sua vanogloriosa perfezione professionale. Vorrei però tranquillizzarla. Introducendo il concetto della stupidità nissena nell'episodio riguardante il "Preside" Vizzini, non potevo, ...ancora, riferirmi a Lei, poichè ritengo di non conoscerLa personalmente. Veda, sig. Vincenzo Pane, si da il caso che io mi onori di conoscere molti dei suoi colleghi di redazione odierni e anche di quelli del passato. Le confesso che ho invidiato alcuni di loro per le capacità giornalistiche dimostrate (capacità che non sono riuscito ad avere io), eppure non li ho mai visti ...atteggiarsi. Cosa che Lei maldestramente qui tenta di fare. Il mio riferimento alla stupidità andava letto alla maniera di Carlo M. Cipolla (lui si Giornalista), il quale si divertì nel suo "Allegro ma non troppo" ad "approfondire" il tema della stupidità umana formulando appunto la sua famosa teoria della stupidità. Carlo M. Cipolla, con sottile umorismo, inquadra gli stupidi in un gruppo assai potente, persino più potente di organizzazioni ed istituzioni. Un gruppo spontaneo, non organizzato, senza regolamento e senza gerarchie, ma che tuttavia riesce ad operare in maniera efficientissima. Addirittura il grande Carlo M. Cipolla arriva ad enunciare 5 leggi fondamentali della stupidità : 1^ Legge Fondamentale: Sempre e inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione. 2^ Legge Fondamentale: La probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della persona stessa. 3^(ed aurea) Legge Fondamentale: Una persona stupida è una persona che causa un danno ad un'altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé od addirittura subendo una perdita. 4^ Legge Fondamentale: Le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone stupide. In particolare i non stupidi dimenticano costantemente che in qualsiasi momento e luogo, ed in qualunque circostanza, trattare e/o associarsi con individui stupidi si dimostra infallibilmente un costosissimo errore. 5^ Legge Fondamentale: La persona stupida è il tipo di persona più pericoloso che esista.
Corollario: Lo stupido è più pericoloso del bandito. Eminente sig. Vincenzo Pane, con il richiamo precedente ho cercato solamente di farLe comprendere che la stupidità umana non è solo molto diffusa e pericolosa, ma è stata anche oggetto di studi e riflessioni, seri e semiseri. Che Caltanissetta poi sia un'ottima fucina e sappia sfornare campioni a iosa in questa specialità, spero voglia concedermelo. E se anche tra i deontologici e professionali ....artisti nisseni della penna e dell'informazione, solo per il calcolo delle probabilità e non per altro, possa esserci qualche cultore della stupidità non sarà certamente la sua scienza che potrà escluderlo. Ad maiora sig. Vincenzo Pane
Abbiamo chiarito telefonicamente con il Sig.Pane i termini della questione, sono certo della sua buonafede, queste esperienze ci aiutano a crescere. Due precisazioni:
il 3 marzo avevo mandato questa stessa identica lettera solo al giornale "La Sicilia", avevo avuto uno scambio di mail con la redazione, pensavo che la mia lettera sarebbe stata pubblicata nella rubrica " lo dico alla Sicilia" , così non è stato, almeno fino ad oggi , per questo motivo ho poi inviato la lettera al Fatto Nisseno.
Seconda riflessione: fa pensare il fatto che l'autore dell'articolo dica che aveva citato il nome dell'istituto oggetto dell'operazione delle forze dell'ordine e che quindi l'omissione e' una scelta redazionale consapevole e con cognizione di causa sulla quale non è il caso di entrare nel merito. Indirettamente si da'conferma piena di quanto esplicitato nel mio articolo.
Ho già parlato in un precedente commento del mio comportamento in questa vicenda. Adesso, dopo avere chiesto spiegazioni, ho anche appreso che il 3 marzo scorso il preside Vizzini aveva già inviato una comunicazione al quotidiano La Sicilia (comunicazione di cui sono in possesso) ed alla quale uno dei responsabili aveva risposto chiarendo la questione e sottolineando che lo stesso dirigente scolastico aveva pure affermato di avere chiesto lui stesso che venissero svolti controlli nel suo istituto. Ma ecco che il 7 marzo appare questa lettera, diversa da quella inviata a La Sicilia il 3 marzo, in cui si fa - a questo punto posso dirlo - ironia fuori luogo sull'autore dell'articolo pubblicato il 28 febbraio, ovvero il sottoscritto. Ironia fuori luogo visto che già il dirigente scolastico diretto interessato aveva avuto una spiegazione e fa davvero piacere vedere che questa nuova lettera viene inviata solo ad una testata diversa da quella che aveva pubblicato la notizia. Se scrivo delle fesserie sono sempre pronto a chiedere scusa, ma non permetto a nessuno che si metta in dubbio la mia onestà. Comunque, che dire, complimenti al preside Vizzini ed al Fatto Nisseno.
Anche io sono stato "vittima" di suoi articoli pieni di imprecisioni, superficialità ed anche scorrettezze nel riportare notizie su un processo che mi ha riguardato e di cui sono uscito assolto "per non aver commesso il fatto" e di cui lei mi ha reso "giustizia" solo e solamente nel riportare la mia assoluzione e la condanna dei coimputati che ci riguardava. Deve capire sig pane che lei fa un mestiere molto delicato e quindi volendo pensare alla sua buonafede cerchi di essere imparziale e riportare le notizie documentandosi ancor di più. Grazie
Ha ragione caro preside ma per fortuna quando a cl una scuola nn si nomina sappiamo tutti qual è. .. la sua preside e le sue foto sono sempre presenti. ..
Complimenti al Dirigente Scolastico che con classe, ironia ed un pizzico di acredine, riesce a dare un'ulteriore lezione alla "stupidità" nissena che si annovera anche tra i cronisti.
Grazie Prof.
Se il riferimento della stupidità è al sottoscritto, Le rispondo che prima di parlare in questi termini farebbe bene ad informarsi su chi ha scritto l'articolo, su come lavora e su come funziona (con tutti i pregi ed i difetti) una redazione e quindi La invito a leggere la risposta che ho dato. E soprattutto ad informarsi su alcuni aspetti che riguardano la deontologia nella gestione di repliche, rettifiche e precisazioni
Buonasera. Vorrei chiarire solo alcuni aspetti senza cercare giustificazioni in quanto autore dell'articolo su La Sicilia e persona che fa questo mestiere mettendoci sempre la faccia (e la firma, cosa che altri non fanno). Chiarisco fin da subito che sto rispondendo a titolo personale e che non intendo esprimere commenti o giudizi sulle scelte editoriali del quotidiano con cui collaboro perché non è questa la sede adatta. Ho appreso solo dal web di questa lettera, pubblicata da Il Fatto Nisseno (ecco perché rispondo qui), del preside Salvatore Vizzini, da cui non sono stato contattato e fino a questo momento (ore 00:45 dell'8 marzo 2014) non so nemmeno se il preside Vizzini abbia o meno contattato il quotidiano La Sicilia e inviato al giornale la medesima lettera. Magari domani la leggerò sul giornale, anzi spero sia così. Dato che si parla anche dell'autore dell'articolo che - come è scritto nella lettera - "con ammirevole delicatezza ha omesso ecc..ecc.." intendo precisare che il sottoscritto ha inviato il pezzo all'indirizzo di posta elettronica del giornale indicando il nome dell'istituto controllato; ciò può essere facilmente riscontrabile dal file originale che ho salvato sul mio computer che uso per scrivere e posso mostrarlo tranquillamente anche perché è possibile risalire alla data dell'ultima modifica del file (jn questo caso il 27 febbraio, il giorno prima della pubblicazione sul quotidiano cartaceo, ovviamente), se lo cambiassi adesso si evincerebbe facilmente. Padronissimi di non crederci, ma vi assicuro che è così, non so il motivo per il quale il nome dell'istituto sia stato tolto e nemmeno so chi abbia apportato la modifica anche perché il giorno dopo non ho chiesto spiegazioni. Aggiungo inoltre che io non lavoro alle pagine e non uso i computer centrali del giornali, né mi occupo di titolazione e correzione dei pezzi visto che non sono addetto al lavoro "di macchina". Da un punto di vista STRETTAMENTE PERSONALE aggiungo che comprendo il disappunto del preside Vizzini e sono disponibile ad incontrarlo, parlargli al telefono (sempre se gli interessa) per esporgli con serenità e calma, senza alcun rancore (ci mancherebbe) il mio punto di vista personale, che ho già espresso qui sopra; lui è altrettanto padrone (ripeto, non so se lo ha già fatto) di chiamare il giornale La Sicilia, parlare con i responsabili e chiedere spiegazioni sulla scelta redazionale o editoriale che sia.
Detto questo aggiungo che con noto con piacere che ci sono testate che non si fanno problemi a pubblicare repliche e rettifiche di notizie pubblicate da altri giornali. A me, umilissimo cronista che ritiene di avere ancora tantissimo da imparare, è stato però insegnato che - per deontologia professionale - una testata non potrebbe replicare a errori, imprecisioni, omissioni riguardanti notizie non pubblicate dalla stessa e pubblicate invece da un'altra testata. Aspetto di cui direttore editoriale e direttore responsabile dovrebbero essere a conoscenza, ma forse è stato meglio così, visto che ho avuto la possibilità di chiarire almeno il mio punto di vista personale. Grazie per lo spazio