CALTANISSETTA – Venerdì 28 marzo, alle ore 21, presso il Teatro Bauffremont, si svolgerà il musical di “Edith, la verità dell’Amore” a cura del Gruppo Teatrale Madre Teresa. Il costo del biglietto è di euro 5,00.
Nel 1996 la CEI Conferenza Episcopale Italiana riunitasi a Collevalenza viene stilato il Progetto Culturale. Una parte di questo documento sottolinea che l’evangelizzazione potrà essere espressa attraverso la drammaturgia. Nasce così in risposta a tale documento il Gruppo Teatrale Madre Teresa . Esso inizia il cammino dando vita ai primi Musical a carattere religioso. Poichè la risposta di tale iniziativa è abbastanza positiva, il Gruppo si impegna ancor di più perfezionando in maniera professionistica l’interpretazione dei lavori che man mano aggiunge nel suo repertorio. Tra i lavori di un certo spessore ricordiamo MADRE TERESA di Michele Paulicelli, DEDICATO A TE SIGNORE, CHIARA DI DIO e UN FREMITO D’ALI di Carlo Tedeschi – RITA, UNA ROSA TRA LE SPINE di Vincenzo Giovino ed EDITH VERITA’ DI DIO di Vincenzo Giovino . La regia degli spettacoli è affidata a Pino Giambrone. Questo Gruppo Teatrale ha calcato le scene di tutto il territorio della Sicilia e del nord Italia, infatti nel gennaio scorso nella ricorrenza della Shoah ha portato a termine un progetto nel comune di Tradate provincia Varese, in collaborazione con l’amministrazione e tutte le scuole del comune suddetto rappresentando , ben otto repliche, il musical EDITH, LA VERITA’ DELL’ AMORE ( Santa Teresa Benedetta della Croce) di Vincenzo Giovino, per tutte le scuole e per la comunità di Tradate
EDITH, LA VERITA’ DELL’ AMORE ( Santa Teresa Benedetta della Croce) di Vincenzo Giovino. Edith Stein (1891-1942) è da annoverare tra le donne che hanno segnato la storia della spiritualità cristiana e carmelitana del secolo scorso.
Una figura che si inserisce nell’ambito della cultura e della filosofia e in cui si concentrano alcune luci e ombre della nostra epoca.
Ella ha racchiuso in se stessa la ricerca filosofica e la scoperta della verità religiosa, la cultura e la fede, il suo essere ebrea e cristiana, tutto suggellato dal dono della verginità e della corona del martirio che ha desiderato e offerto come olocausto per il suo popolo insieme alla sorella Rosa nei campi di concentramento di Auschwitz – Birkenau a causa dell’odio nazista verso il nobile popolo ebreo, ma anche verso la fede cattolica. Assistente del filosofo E. Husserl giunse ad una crisi di fede ma la sua ricerca intensa del vero e del bello attraverso il metodo fenomenologico del maestro approdava alla verità e alla bellezza che è Dio stesso rivelato nel suo Figlio Cristo Gesù, il Messia. E attraverso la sapienza della croce con amore sponsale vissuto in una piena identificazione con lo Sposo, celebrava le nozze spirituali nella “settima stanza”, tappa culminante della sua conversione, iniziata con il Battesimo, continuata con la vita del Carmelo e conclusasi con il martirio nella camera a gas. Sulla via dell’imitatio Christi come sposa dell’Agnello, si lasciò condurre dallo Sposo nel profondo mysterium crucis.
Suor Teresa Benedetta della Croce portava nel suo nome religioso e nella data della sua nascita, ovvero il Yom Kippur (giorno dell’espiazione) la profezia della sua vita: l’offerta di se stessa per la salvezza del suo popolo.
Edith fu una donna che si interrogò e che amò. Alla lettura della autobiografia di Santa Teresa d’Avila, arrivò ad esclamare: “Questa è la verità!”, facendo la medesima esperienza mistica di Dio.
Il musical “Edith Stein, la verità dell’Amore” di don Vincenzo Giovino messo in opera dallo affermato gruppo “Madre Teresa” vuole offrire il senso di una vita guidata da Dio attraverso la verità che è Cristo e animata da una risposta consapevole all’amore smisurato di Dio, rivolto ai poveri e ai nemici.
Altresì, si vuole fare conoscere mediante esso questa figura di rilievo delineando come la luce della verità si sia riflessa sul volto di Santa Teresa Benedetta della Croce e, attraverso lei, nella chiesa, in Europa e nel mondo. La simbologia delle farfalle attraversa due scene: la prima esprime la sua passione per la bellezza della natura; la seconda nel lager, la speranza della resurrezione. Le due anime riconciliate, quella di un’ebrea deportata e l’altra di una guardia nazista, raccontano nella scena i momenti salienti della vicenda di Edith. Il suo esempio aiuti a fare convergere in Dio le vie di quanti sono alla ricerca della verità e a far testimoniare a tutti che l’unica vocazione che rimane è l’Amore che tutto vince.