DELIA – “Valorizzare l’identità del territorio. Lotta alle contraffazioni alimentari. Puntare al mercato. A quello interno con la filiera corta e a quello esterno con l’internalizzazione”. Con questi obiettivi l’assessore regionale all’Agricoltura, Dario Caltabellotta, ha voluto sintetizzare l’incontro di ieri organizzato dal comune di Delia, sul tema “Il rilancio dell’agricoltura del territorio”. Erano presenti oltre all’assessore Dario Cartabellotta e al sindaco di Delia Gianfilippo Bancheri, che ha portato i saluti, l’assessore all’agricoltura Antonio Gallo, l’onorevole Gianluca Miccichè, il direttore dell’Ispettorato agrario regionale e Francesco Guarasci dirigente della Soat di Delia e Agrigento. Ed anche diversi sindaci e amministratori locali,i rappresentanti delle Associazioni professionali di categoria e alcuni rappresentanti dei GAL (Gruppi di Azione Locali) Siciliani.
“Il rilancio dell’agricoltura è possibile. Ci sono tutte le condizioni per attuarlo. Noi ci stiamo muovendo in questa direzione – ha detto il sindaco di Delia Gianfilippo Bancheri – vogliamo invertire la direzione in cui ci ha portato la crisi promuovendo un nuovo meccanismo virtuoso che sappia dare risposte e creare sviluppo”.
Ci sono diverse opportunità che possono consentirlo. Abbiamo il clima, il territorio, le tradizioni. Abbiamo una cultura e conoscenze adeguate. Quello che manca è solo la consapevolezza e l’orgoglio di volerlo fare e da cui dipende il futuro dei nostri territori e della nostra economia. E’ questo il messaggio che passato ieri a delia a Delia, in un’aula stracolma, segno che ormai l’interesse dei portatori di interesse locali e delle istituzioni ha superato il livello di soglia.
Un messaggio lanciato un po’ da tutti. Dall’assessore all’Agricoltura Antonio Gallo impegnato a portare avanti diversi progetti per sostenere l’agricoltura locale e che ha già trasmesso all’assessore regionale.
“Oggi fortunatamente non siamo soli – ha detto l’assessore Gallo – e sta prendendo forma, grazie al lavoro dell’Assessorato regionale, un tessuto di connessioni che sarà utile all’intero territorio. Alcuni fattori negativi, come l’impatto della crisi economica provocata dalla globalizzazione selvaggia, i costi della produzione sempre più proibitivi e la scarsa presenza di strutture aggregative, principalmente quelle commerciali, pongono i produttori in una condizione di spiccata inferiorità nei confronti della grande distruibuzione organizzata. Bisogna migliorare la competitività del comparto agricolo e forestale, valorizzare l’ambiente e lo spazio rurale e promuovere le eccellenze del territorio”.
Un’attività, quella di Delia, ammirevole e svolta con scientificità, come ha pubblicamente riconosciuto il direttore dell’Ispettorato agrario regionale, Vincenzo La Rosa, ribadita anche dal dirigente della Soat di Agrigento e Delia, Francesco Guarasci, che ha parlato di perfetta sintonia con il comune di Delia.
“Le iniziative che stiamo portando avanti le stiamo facendo grazie alla collaborazione con il comune di Delia – ha detto Guarasci – che ha indicato nel marchio collettivo un segnale di impulso per il settore peschicolo. Le vecchie logiche , in agricoltura non vanno più bene. Ormai nella dimensione attuale caratterizzata dalla innovazione continua e dai forti contenuti tecnologici bisogna pensare ad un sistema nuovo come la multifunzionalità agricola ed a strumenti di ricerca e di facilitazione”.
Infine l’assessore Cartabellotta ha parlato indicando le linee guida su cui muoversi per rilanciare veramente l’agricoltura in Sicilia. “La Sicilia è migliore – ha detto. La qualità dei nostri prodotti è la migliore. La qualità va però localizzata. Ecco perchè la vera battaglia – ha detto – si deve fare sulla tracciabilità. E’ un problema nostro. E su questo non bisogna transigere. La battaglia – ha detto infine – passa anche per l’educazione alimentare a scuola. Spesso non sappiamo cosa mangiamo. Il valore dell’educazione alimentare è di fondamentale importanza. Per quanto riguarda gli aspetti normativi e sulla programmazione – ha detto infine – faremo in modo di facilitare lo sviluppo rurale e aiutare soprattutto i giovani imprenditori”.