SAN CATALDO – Abbiamo parlato di Salvatore Alessi nel n. 17 de “Il Fatto Nisseno”, ottobre 2012, descrivendo il percorso umano e artistico di un pittore che, con tutta la fatica di chi è nato e vive in un posto isolato e isolante, sta riuscendo a ritagliarsi una fetta importante di popolarità fuori da San Cataldo e fuori dalla Sicilia. Un artista al quale la sua città non è riuscita a dare quella visibilità e quel riconoscimento che dovrebbero essere naturali in una comunità orgogliosa dei propri talenti.
È notizia di qualche giorno fa che Alessi è stato invitato a partecipare ad un evento di rilevanza internazionale che partirà a fine marzo 2014 e si concluderà nel 2016. In quell’anno, infatti, la Federazione Pugilistica Italiana, tra le più prestigiose associate al Coni, festeggerà il proprio centenario, e tra le varie manifestazioni sta organizzando una mostra che vedrà partecipi 24 artisti, ciascuno con due opere, operanti nelle arti plastiche e visive. Contattato dal curatore Roberto Savi, Alessi sarà tra i protagonisti.
La mostra, per volontà del Presidente della Federazione Pugilistica Alberto Brasca, partirà a Firenze nel celebre Palazzo Medici Riccardi, in una anteprima dal 31 marzo al 6 Aprile, e farà da cornice per l’importante evento sportivo che vedrà di fronte Italia e USA. Sono già previste tappe nelle più importanti città italiane (per esempio a Roma, per la mostra del centenario), per approdare infine alle Olimpiadi di Rio De Janeiro nel 2016. Successivamente, le due opere saranno ospitate nel “Museo del Pugilato”, che sta nascendo presso il Centro Federale della Nazionale ad Assisi.
Alessi ha già realizzato la prima (che vedete a lato): una ragazza dipinta con i guantoni sull’atto di dormire o riposare. Il soggetto è Greta Messina, giovane di 22 anni catturata in una espressione tra sofferenza e stanchezza, ma al tempo stesso di indefinibile soddisfazione: in linea con lo stile dell’autore, capace di “approfondire aspetti molteplici, la tensione, la durezza, la profonda umanità, il senso di solitudine e di indefinibilità, l’amore come desiderio di pace e perdizione altempo stesso. Ogni soggetto mostra sempre una tensione, emotiva e fisica, verso qualcosa che è al di fuori della tela e che coinvolge l’osservatore che si ritrova ignaro come contenuto inespresso dell’opera” (tratto dal n. 17, Ottobre 2012). “The million dollars baby” è il titolo dell’opera, realizzato con la tecnica della grafite su cartoncino e di dimensioni 40×40.
Contattato dalla Redazione de “Il Fatto Nisseno”, Alessi ha detto di avere in cantiere già la seconda opera, sebbene non voglia sbilanciarsi sui dettagli.
View Comments
Complimenti e come ho detto in un altro commento, nessuno è profeta in patria.
Bisogna andare fuori dall'Italia