PALERMO – “Sono veramente sorpreso per le dichiarazioni fatte da qualcuno sulle zone franche urbane, una parte centrale dell’attivita’ del primo anno del governo Crocetta. Se si andasse a vedere sul sito del ministero per lo Sviluppo Economico, ci si accorgerebbe che c’e’ un decreto di approvazione delle Zfu della Regione Siciliana, con allegato l’elenco dei Comuni e le cifre loro assegnate”. Lo afferma in un comunicato il presidente della Regione, Rosario Crocetta, che puntualizza: “I Comuni sono 18, compresi Lampedusa e Linosa, che non ne facevano parte. Non solo, ma a fronte delle sole tre zone franche inizialmente previste, che erano Gela, Erice e Brancaccio, sono stati inseriti per volonta’ del governo: Aci Catena, Acireale, Barcellona Pozzo di Gotto, Bagheria, Enna, Giarre, Messina, Palermo – porto, Sciacca, Termini Imerese, Trapani e Vittoria. Un autogol di alcuni litigiosi politici siciliani che non riescono a capire che Sicilia sta cambiando e che, poiche’ capiscono solo il linguaggio della rissa, non apprezzano il grande lavoro fatto. La prossima settimana organizzero’ una conferenza stampa insieme all’assessore delle Attivita’ Produttive, Linda Vancheri, per illustrare le caratteristiche e il piano di azione. Entro una quindicina di giorni avro’ un incontro con tutti i sindaci delle zone interessate. Spero sinceramente che le note che vengono diffuse siano solo frutto della sconoscenza e non della malafede”
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Le ZFU (copiate dalla vicina Francia "Zones Franches Urbaines") sono state introdotte in Italia con la finanziaria del 2007 e non sono certo opera di Crocetta, della Vancheri o di Montante.
Quella loro è la zona franca per la legalità MAI ATTUATA perchè di difficile attuazione e molto molto discriminatoria.
Non ci crede più nessuno ed inoltre che fine ha fatto la "ZONA FRANCA PER LA LEGALITA'". Continuiamo a tacere di fronte a queste false verità.