UN GRANDE SPETTACOLO – Ed eccola la nuova Qashqai. «Abbiamo deciso di cambiare ancora una volta – dichiara subito Carlos Ghosn, numero 1 di Nissan -. La nuova Qashqai sarà fondamentale per raggiungere l’obiettivo di diventare la prima Casa giapponese sul mercato europeo entro il 2015». Il primo impatto della nuova Qashqai è ad effetto (complice la scenografica hollywoodiaao): le linee pulite restano, anche se ora il design sembra più imponente e massiccio. Meno crossover più suv. Le dimensioni aumentano, seppure di poco: 2 centimetri in larghezza e 5 in lunghezza. Perde qualcosa in altezza, circa 1 centimetro anche se lo spazio per la testa, secondo i giapponesi, «risulta aumentato di 1,5 millimetri». Vantaggi in termini di capacità del bagagliaio: 20 litri in più rispetto alla versione attuale. La larghezza del portellone più ampia (15 cm) contribuisce a migliorare l’accessibilità al piano di carico.
CAPITOLO MOTORI – La nuova Qahsqai è disponibile con due motori a benzina e due Diesel. Si parte dal piccolo 1.2 turbo benzina da 115 cavalli e 190 Nm di coppia, per passare (nell’estate 2014) al 1.6 turbo benzina da 150 cavalli. Ma la parte del leone, in Italia, la faranno i due Diesel: il 1.5 dCi da 110 cavalli (CO2: 99 grammi per km) e il 1.6 dCi da 130 cavalli. Il crossover giapponese potrà essere scelto a due o quattro ruote motrici, con il cambio manuale o il nuovo automatico Xtronic (disponibile all’inizio solo sulla 1.6 dCi).
UNA NUOVA PIATTAFORMA – C’è poi l’aspetto industriale: la Qashqai segna l’esordio commerciale della nuova piattaforma CMF sviluppata dall’Alleanza Nissan Renault per i segmenti C e D («Sarà utilizzata in totale da 11 modelli Renault e 3 Nissan», spiega Ghosn). Un pianale modulare che consente una maggiore condivisione di tecnologie e dispositivi. Tradotto, maggiori economie di scala e profitti per giapponesi e francesi.