GELA – “Sono veramente indignato perche’ questo e’ un attacco all’autonomia siciliana”. Cosi’ il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, oggi a Gela polemizza frontalmente con il commissario dello Stato che ha impugnato la manovra finanziaria. “Il commissario dello Stato -afferma Crocetta- non puo’ scoprire la presenza dei forestali nel 2014. Lo doveva scoprire 20 anni fa come non puo’ scoprire adesso che la Resais ha 3.600 dipendenti. L’avrebbe dovuto scoprire quando dava parere positivo alle assunzioni. Non e’ che il commissario si salva la coscienza dei pareri omessi negli anni passati cominciando a fare il rigorista sociale e mandando al massacro i poveri?”.
Con l’impugnativa che ha demolito la manovra finanziaria della Regione siciliana “si e’ rotto il patto di coesione sociale che vige dal 46 tra lo Stato e l’autonomia siciliana. Con questa finanziaria -sostiene- abbiamo fatto un’ ulteriore operazione di trasparenza avviata negli ultimi due anni, ma non e’ stata premiata. Si abbatte con questa impugnativa un criterio di rigore, inventandosi l’incostituzionalita’ di alcune spese da parte del commissario dello Stato, lo stesso Commissario che aveva negli anni passati giudicate costituzionali norme che avevano prodotto in modo criminale un disavanzo di oltre un miliardo”. Crocetta parla di “sciacallaggio”, e accusa: “Si vuole smantellare la spesa sociale”.